San Marino, scopre il compagno suicida in casa e chiama la polizia: ruba la pistola a un agente e si spara

San Marino, scopre il compagno suicida in casa e chiama la polizia: ruba la pistola a un agente e si spara
Dopo aver scoperto che il compagno si era suicidato e aver chiamato forze dell'ordine e ambulanza, una donna di 48 anni ha strappato dalla fondina la pistola di ordinanza di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo aver scoperto che il compagno si era suicidato e aver chiamato forze dell'ordine e ambulanza, una donna di 48 anni ha strappato dalla fondina la pistola di ordinanza di un militare delle Guardie di Rocca sammarinesi e si è sparata al cuore. È successo verso le 12 in un capannone di Castello di Galazzano, Repubblica di San Marino.


La donna, italiana, originaria della Valmarecchia e commerciante, non ha retto alla scoperta del suicidio del compagno, morto impiccato, e, dopo aver chiamato i soccorsi, ha approfittato della distrazione del militare, una giovane recluta appena arrivata per i rilievi, gli ha preso l'arma e l'ha rivolta verso di sé. L'uomo, sammarinese, aveva 60 anni e faceva il falegname. Le urla di lei sono state sentite nella via privata di Galazzano, dove si trova la ditta. Il primo ad arrivare in suo aiuto è stato un vicino, poi gli infermieri del 118 e due militari delle Guardie di Rocca, il corpo della Repubblica. Ma per l'artigiano, spezzato dalle difficoltà economiche che forse avevano influenzato anche il rapporto con la donna, non c'era più nulla da fare. Gli infermieri non potevano spostarlo, né i militari intervenire.


Quando la donna ha capito che non poteva essere salvato, approfittando di un momento di distrazione della recluta gli ha preso la pistola d'ordinanza, che aveva il colpo in canna, e ha fatto fuoco. Si è suicidata anche lei, davanti alle guardie e agli infermieri: la corsa disperata verso l'ospedale è stata inutile. Sulla dinamica dei fatti ha avviato indagini il tribunale sammarinese, che dovrà verificare tra l'altro se la pistola del militare avesse o meno la sicura. Secondo un testimone, tra la donna e la guardia vi sarebbe stata una breve colluttazione, con lei che alla fine ha avuto la meglio. Il commissario della legge di turno, Simon Luca Morsiani, dopo il sopralluogo ha disposto accertamenti medico legali e scientifici. L'indagine, comunque, sembra destinata ad essere veloce. Secondo quanto emerso, il militare avrebbe adottato tutte le misure di sicurezza previste, che a San Marino variano per i tre diversi corpi delle forze dell'ordine. Si scava anche tra i rapporti personali delle due vittime. Gli inquirenti che hanno letto gli ultimi messaggi scambiati dai due parlano di un amore infinito, un pò incrinato forse, ma non indebolito, dai problemi economici e di lavoro.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino