Il Csm "assolve" Matteo Salvini per il botta e risposta con il procuratore di Torino Armando Spataro (da fine anno in pensione) seguito al tweet del ministro...
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La Prima Commissione ha così deciso che non ci sono spazi per l'apertura di una pratica a tutela di Spataro, che era stata chiesta dai consiglieri togati di Area, il gruppo che rappresenta i magistrati progressisti. «Le espressioni adoperate dal ministro non appaiono costituire critica all'esercizio della funzione giurisdizionale», sostiene la Commissione, che è guidata dal consigliere laico di Forza Italia Alessio Lanzi.
Ma c'è anche un'altra ragione per la quale viene archiviata la richiesta di un intervento del Csm a difesa di Spataro: «l'ampio spazio che avuto il dibattito » sulla vicenda sia dentro che fuori il Csm «ha già soddisfatto l'esigenza sottesa all'apertura della pratica a tutela», visto che ha posto «la necessità che il confronto istituzionale proceda sempre con toni misurati e nel rispetto dell'interlocutore».
La dura polemica tra Salvini e Spataro era nata a seguito di un tweet con cui il vice premier si era congratulato con la polizia per un'operazione contro la mafia nigeriana. Il procuratore aveva reagito lamentando che con il suo intervento il vicepremier aveva messo a rischio l'esito di un intervento ancora in corso. E Salvini a sua volta aveva definito «inaccettabile» che il magistrato lo accusasse di aver danneggiato indagini e compromesso arresti, aggiungendo: «qualcuno farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca. Se il procuratore capo a Torino è stanco, si ritiri dal lavoro: a Spataro auguro un futuro serenissimo da pensionato».
A quel punto i consiglieri del Csm del gruppo di Area avevano chiesto una pratica a tutela di Spataro, ritenendo che il vice premier avesse usato «toni da dileggio» ed «espressioni sgradevoli e delegittimanti» nei confronti del procuratore e del ruolo istituzionale da lui ricoperto.
Il Gazzettino