TRENTO - L'accusa e la risposta. «Certa gente mi fa solo pena». Lo scrive su twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini, linkando un articolo di Libero in...
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La scritta è su un muro nel cuore della città, proprio dietro il duomo. Si trova nella parte bassa di uno degli edifici storici del capoluogo, Palazzo Calepini, a vernice nera, come altre in città. Un'altra contro il ministro è in via Roma, a qualche centinaio di metri da piazza Duomo: «Salvini carogna». In via Belenzani, proprio sul muro di Palazzo Thun, sede del Comune, si trova invece la scritta «Non scordiamo Soumaila ucciso dal razzismo», in ricordo del giovane migrante maliano sindacalista, ucciso il 2 giugno a San Calogero, in Calabria, a cui venerdì sera a Trento era stato dedicato un corteo. Altre scritte che contestano più in generale le politiche del governo in materia di migranti si trovano su una serie di altri muri del centro, soprattutto in via Roma, come «Basta morti in mare» e «Basta razzismo di Stato».
REAZIONI - - «Ancora una volta si registrano episodi di violenza e scritte minatorie nella città di Trento, che mirano a limitare libertà di pensiero, parola e a disseminare paura e insicurezza». Così la deputata altoatesina Michaela Biancofiore, a proposito delle scritte contro Salvini comparse a Trento, così come a Bolzano. «Oggi ad essere vittima dell'ennesimo brutale atto di violenza nella mia terra, il Trentino - afferma - è stato il ministro dell'interno Matteo Salvini, al quale esprimo tutta la mia solidarietà ma allo stesso tempo, per il ruolo che ricopre, lo invito ad attuare una piano di intervento serio e conciso di prevenzione contro tutti giù atti vandalici, minatori e scellerati che mettono a repentaglio le persone e le istituzioni democratiche, oltre la credibilità di territori ritenuti al top nelle classifiche della qualità della vita.
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Il Gazzettino