Non ci sarà un secondo duello all'Ok Corral tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini dopo quello del Senato: il leader della Lega non andrà domani alle consultazioni...
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Aumento Iva, governo subito al lavoro sulla manovra per evitarlo
Nel centrodestra la crisi rimescola le carte: Giorgia Meloni indice un sit-in davanti Montecitorio per il giorno della fiducia al governo giallorosso - ben prima della Lega, dunque -, Silvio Berlusconi pensa a un'opposizione parlamentare classica. «Sabato 19 ottobre sarà la giornata dell'orgoglio della maggioranza operosa - così Salvini in diretta Fb -, che non va a fare casino ma che vuole un governo che non nasce la notte a Parigi o Bruxelles e che per questo viene ricompensato».
Il leader di piazza e di governo resta ora a presidiare la prima, sovranista e nazionale, in attesa della chance per tornare al voto e tentare la riscossa. Intanto ci saranno le regionali, in cui il centrodestra ha fatto filotto dopo le politiche del 2018. «Il diritto di voto esiste - così il capo leghista - e il 27 ottobre si voterà in Umbria e poi anche nelle altre regioni». La formula dovrebbe essere l'alleanza con Forza Italia e Fratelli d'Italia, ma a livello nazionale i destini dei tre partiti sembrano ancora separarsi. Fdi - che sperava nelle urne subito per vincere assieme a Salvini - sarà davanti alla Camera il giorno della fiducia al Conte bis, contro il «patto della poltrona - dice Meloni - con il tricolore e senza simboli di partito».
Fi invece rifugge la piazza: il Cavaliere ha detto chiaro che l'opposizione sarà repubblicana e al Senato - dove i numeri delle maggioranze ballano sempre - potrebbero farsi sentire le sirene per il sostegno azzurro su singoli temi.
Il Gazzettino