Nessuno sconto sul saluto fascista: un gesto che, soprattutto se fatto durante un Consiglio comunale dove è in corso una riunione sulla sicurezza per il 'piano...
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Senza successo l'avvocato di Leccisi ha chiesto la non punibilità, per la particolare tenuità del fatto facendo presente che quel giorno si discuteva il 'piano Rom' in una «importante seduta consiliare». Ma per la Cassazione «sono proprio le circostanze di tempo e di luogo» nelle quali è avvenuto il "saluto fascista" «a non consentire di ritenere sussistenti le condizioni» per applicare l'esimente.
Nel negare il 'beneficio' in favore di Leccisi, l'Alta Corte rileva che occorre «ulteriormente evidenziare che la seduta consiliare si svolgeva a margine della manifestazione di protesta organizzato dallo stesso imputato a Milano, in piazza San Babila», storico luogo dei raduni neofascisti negli anni della 'strategia della tensionè.
Inneggiare al fascismo è vietato dalla legge Mancino, in quanto rievoca una ideologia basata su «valori politici di discriminazione razziale e intolleranza», prosegue la Cassazione - sentenza 21409 depositata oggi e relativa all'udienza dello scorso 27 marzo - aggiungendo che il ' saluto fascistà seguito dalla parola 'presentè è una «espressione gestuale pregiudizievole dell'ordinamento democratico e dei valori che vi sono sottesi». Inoltre, per la Suprema Corte, si tratta di un comportamento «usuale di organizzazioni o gruppi inequivocabilmente diretti a favorire la diffusione di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico».
Con questa decisione, è stata confermata in pieno la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Milano il 17 aprile 2018, pronuncia che a sua volta convalidava quella emessa in primo grado dal Tribunale del capoluogo lombardo il 17 dicembre 2015.
Gabriele Leccisi è figlio di Domenico, deputato missino e fedelissimo del Duce che nel 1946 trafugò la salma di Benito Mussolini dal cimitero milanese di Maiocco. In seguito venne arrestato dalla polizia, come i suoi complici e fiancheggi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino