Sala non ci sta: «Il turismo in Sardegna lo abbiamo creato noi. A Milano sempre accolto tutti»

Passaporto sanitario? Test obbligatori prima di andare in vacanza? Il sindaco di Milano Beppe Sala non ci sta e continua la sua polemica contro il governatore della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Passaporto sanitario? Test obbligatori prima di andare in vacanza? Il sindaco di Milano Beppe Sala non ci sta e continua la sua polemica contro il governatore della Sardegna Solinas, che chiede passaporti sanitari per accedere all'isola. «Ho chiesto solo di fare chiarezza. E ho aggiunto, da cittadino, che se qualcuno mi obbliga a fare il test per andare a casa sua io preferisco rinunciare. A Milano abbiamo sempre accolto tutti. E il turismo in certe regioni l'hanno costruito proprio i lombardi», ha detto Sala intervistato dal quotidiano La Stampa.


Leggi anche > Fase 2, Sicilia e Sardegna vogliono la patente sanitaria. E la Liguria apre ai milanesi

All'osservazione che Solinas deve tutelare la salute dei suoi amministrati, Sala risponde: «La salute è sicuramente fondamentale. Credo però che la ripartenza non sia solo una questione sanitaria ma anche economica e sociale. Non penso che la Sardegna possa vivere solo di turismo autoctono. Sono i milanesi che, almeno in parte, l'hanno inventata come meta turistica. Non dico che i sardi debbano esserci riconoscenti, ma trattarci da untori, no. Non è che ognuno si fa le sue regole». 

«Mi sembra - aggiunge Sala - che anche la Sicilia abbia ventilato qualcosa del genere. Comunque, è una questione di trasparenza verso i cittadini». «Ci vogliono regole chiare e anche in fretta - spiega -. Ancora non sappiamo se dal 3 giugno potremo uscire dalla Lombardia. Ora, chi decide? E su quali basi? Poter viaggiare da cosa dipende? Dal parametro R0 della Regione? Dal numero di ricoveri? Da quello dei contagi? E poi: Solinas parla di test. Ma quali test? E come? Il tampone? Il sierologico? E quale? Il pungidito o il test del sangue? Lo sa che oggi farlo nelle strutture pubbliche è quasi impossibile e in quelle private difficile? Ha stabilito un protocollo? Io sto chiedendo ai miei cittadini dei sacrifici. Ma devo dare loro delle certezze». 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino