Ruby-ter, modella brasiliana: «Da Cav più soldi quando non ero teste»

Ruby-ter, modella brasiliana: «Da Cav più soldi quando non ero teste»
Diventando testimone nei processi sul caso Ruby, assieme alle altre ragazze che avevano partecipato alle serate 'a luci rossè ad Arcore, Iris Berardi ci avrebbe...

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Diventando testimone nei processi sul caso Ruby, assieme alle altre ragazze che avevano partecipato alle serate 'a luci rossè ad Arcore, Iris Berardi ci avrebbe addirittura «rimesso» in termini economici, perchè «le liberalità» che riceveva da Silvio Berlusconi si sarebbero ridotte di circa 600 euro al mese in media. È con questa tesi che la difesa della modella brasiliana ha provato a contrastare l'accusa di corruzione in atti giudiziari nell'udienza preliminare che vede alla sbarra, oltre alla giovane e ad altre ragazze, tra cui la stessa Karima El Mahroug, anche l'ex premier, accusato di aver comprato il silenzio o la reticenza delle testimoni. Stamani l'udienza, davanti al gup Laura Marchiondelli, è stata proprio dedicata agli interventi delle difese di alcune 'olgettinè che furono ospiti a Villa San Martino e che ora sono imputate per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. In sostanza, da quanto si è saputo, i difensori di sei giovani, tra cui anche Alessandra Sorcinelli, Marysthelle Polanco, Ioana Visan e Raissa Skorkina, hanno sostenuto che le loro assistite vanno prosciolte perchè i soldi ricevuti dall'ex Cavaliere non erano il prezzo della corruzione ma soltanto «liberalità».

 


Denaro che, tra l'altro, le ragazze percepivano, a detta delle difese, già da molti anni, in qualche caso anche dal 2005 e comunque da molto prima di diventare testimoni nel caso Ruby. Il legale di Berardi, l'avvocato Andrea Buondonno, in particolare, ha spiegato che tra il 2010 e il novembre del 2011, prima di assumere la qualifica di teste, la modella ha percepito in totale 123mila euro, ossia «quasi 5.500 euro al mese» dal leader di FI. Quando è diventata testimone, invece, ha chiarito il difensore, «ha ricevuto meno soldi, circa 4900 euro al mese di media, e quindi carte alla mano - si è chiesto il legale - come si può dire che si sia trattato di corruzione?». Per il procuratore Pietro Forno e per i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, invece, Berlusconi avrebbe pagato con «oltre 10 milioni di euro» in totale il silenzio o la reticenza di Ruby e delle altre ragazze. E nello specifico, stando agli atti dell'indagine, il leader di FI avrebbe anche convinto, attraverso Barbara Guerra, Iris Berardi a «revocare la costituzione di parte civile a lui pregiudizievole».


Già nella scorsa udienza gli inquirenti hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex capo del Governo e per gli altri 23 imputati a Milano. Il gup, tra l'altro, sempre nella scorsa udienza, aveva trasmesso per competenza territoriale in altri sei Tribunali gli atti relativi a sette posizioni, tra cui quella di Mariano Apicella. Posizioni che concorrono tutte con Berlusconi nel reato di corruzione in atti giudiziari. Il prossimo 27 maggio parleranno altre difese, tra cui i legali di Ruby e dell'ex difensore della marocchina, l'avvocato Luca Giuliante. Il 20 giugno, invece, toccherà alla difesa di Berlusconi. È stata aggiornata al prossimo 4 luglio, intanto, l'udienza preliminare in corso a Bari a carico dell'ex premier e di Valter Lavitola, accusati di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria che indagava sulle escort portate dall'imprenditore Gianpaolo Tarantini nelle residenze di Berlusconi. I legali dell'ex Cavaliere, infatti, hanno sollecitato l'acquisizione di una quarantina di intercettazioni telefoniche. «Si tratta di intercettazioni - ha spiegato l'avvocato Francesco Paolo Sisto - che riteniamo utili a dimostrare l'estraneità di Berlusconi ai fatti contestati».
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Il Gazzettino