La vittima è un giornalista, volto noto di Mediaset: a lui hanno rubato documenti e busta paga per intascare 100 mila euro. In che modo? Sfruttando dati e...
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I principali artefici della frode sono un 31enne di Roma e un piemontese di 47 anni. Con loro sono indagate altre tre persone: un 44enne residente a Livorno e un 63enne residente a Firenze, che hanno messo a disposizione i loro conti correnti sui quali ricevere le somme, e un 63enne napoletano residente a Roma, che ha 'prestatò il proprio volto come immagine da apporre sui documenti falsificati del giornalista. I finanziamenti erano stati ottenuti dalle tre società finanziarie Ing Direct, Findomestic e Agos, che alla luce delle indagini non hanno preteso che la vittima si facesse carico del debito, subendo così per intero il danno economico della truffa. Il giornalista è stato vittima dell'accesso abusivo ai propri dati personali e della sostituzione di persona.
L'indagine è partita nel 2019 dopo che il giornalista si è accorto che a suo nome risultavano attivi tre finanziamenti (uno da 50mila e due da 25mila euro), di cui non aveva mai fatto richiesta, né tantomeno usufruito. Ha fatto denuncia alla Polizia Postale di Bologna che, attraverso indagini telematiche, ha scoperto che le somme erano state prima convogliate su un unico rapporto bancario, poi suddivise su altri tre conti correnti, infine monetizzate mediante prelievi presso sportelli Atm o giocate in sale scommesse di Roma, Firenze e Livorno. I finanziamenti erano stati ottenuti online utilizzando le copie informatiche dei veri documenti di identità del giornalista, la sua busta paga falsificata e altra documentazione personale acquisita grazie ad accessi abusivi agli account della vittima.
I rapporti bancari 'collettori', anch'essi intestati in modo fraudolento al giornalista, erano stati attivati attraverso la riproduzione informatica dei suoi documenti, ma con apposta la foto del 63enne residente a Roma.
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Il Gazzettino