Per la prima volta in Italia si terrà un processo per il contagio diffuso di Hiv. Sul banco degli imputati, il 2 marzo prossimo in corte di assise, a Roma, ci sarà...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Pesantissime le ipotesi di reato contestate: epidemia dolosa, pena massima prevista l'ergastolo, e lesioni gravissime. Complessivamente la procura contesta a Talluto 57 casi tra contagi diretti del virus, indiretti (un bimbo e 3 partner di donne in precedenza infettate), nonché episodi di donne scampate alla trasmissione dell'Hiv. Nel capo di accusa si sottolinea che l'uomo, a partire dall'aprile del 2006 (quando scoprì di essere sieropositivo) e fino al 23 novembre scorso (giorno precedente l'arresto) non ha esitato ad aver rapporti sessuali non protetti. Particolarmente cruento il caso di un bambino, figlio di una straniera contagiata da Talluto anni prima e nato in un rapporto successivo della donna, al quale è stato diagnosticato il virus Hiv all'età di otto mesi, unitamente all'encefalopatia, causalmente riconducibile allo stato di sieropositività contratto dalla madre.
Altro caso emblematico è quello di una donna che, in stato di gravidanza, ha avuto la fortuna di scampare al contagio dopo aver avuto rapporti sessuali con Talluto.
Il Gazzettino