Roma, un compagno le ruba il telefono per mandare messaggi hot, ma il preside del liceo punisce la ragazza

Roma, un compagno le ruba il telefono per mandare messaggi hot, ma il preside del liceo punisce la ragazza
Un compagno di classe le ha sottratto il cellulare che lei teneva nascosto nell'astuccio posato sul banco. Poi, ha iniziato a inviare messaggi dal contenuto osceno, ovviamente...

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Un compagno di classe le ha sottratto il cellulare che lei teneva nascosto nell'astuccio posato sul banco. Poi, ha iniziato a inviare messaggi dal contenuto osceno, ovviamente senza il consenso della proprietaria del telefonino. Oltre al danno, una studentessa di un liceo romano ha dovuto subire pure una macroscopica beffa: il consiglio di classe ha sottoposto la ragazza a una sanzione disciplinare, «per non avere custodito il proprio telefono, come espressamente previsto dalla circolare dell’istituto», si legge nel documento. Così, i genitori della giovane hanno fatto ricorso al Tar del Lazio, che ha annullato la sanzione in questione, visto che, in realtà, la circolare menzionata sarebbe stata diramata dopo i fatti e il regolamento d'istituto, in precedenza, prevedeva solo un richiamo scritto sul registro per gli alunni che avessero usato il cellulare durante le lezioni.


I giudici scrivono che «non risulta che la giovane abbia fatto uso del telefono, ma che sia stata vittima incolpevole dell’uso illecito dello stesso da parte di un compagno, che lo sottraeva di nascosto, prelevandolo dalla tasca chiusa dell’astuccio della medesima dove era custodito e lo utilizzava senza consenso inviando messaggi dal contenuto osceno alla madre della ragazza». Non è tutto. Al consiglio di classe che ha disposto la sanzione, «ha partecipato la madre del giovane responsabile della sottrazione del telefono, quale rappresentante dei genitori», si legge nella sentenza. Per i magistrati amministrativi, «l’ammonizione va annullata in quanto adottata in palese erroneità dei presupposti previsti dal regolamento di istituto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino