Il Tar del Lazio ha sospeso con un decreto cautelare urgente l'ordinanza del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che vietava i botti di Capodanno. Il Tar ha fissato inoltre...
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La sindaca Raggi aveva firmato un'ordinanza che prevedeva da domani - 29 dicembre - e fino alle ore 24 del 1° gennaio il «divieto assoluto» di «usare materiale esplodente, utilizzare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici» e di «usare materiale esplodente anche 'declassificatò a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali».
«L'inosservanza degli obblighi e dei divieti», prevedeva l'ordinanza, «comporterà l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria a partire da 25 euro fino a 500 euro oltre al sequestro amministrativo». Nell'ordinanza si considera che «sussiste l'urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l'incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare le necessarie attività di prevenzione attraverso la limitazione dell'uso dei botti e dei fuochi di artificio sul territorio comunale».
«Ci auguriamo che la sospensione da parte del Tar del Lazio dell'ordinanza della sindaca di Roma Virginia Raggi sia un monito per i sindaci italiani che hanno emesso ordinanze copia e incolla, vietando qualsiasi prodotto, anche quelli con la certificazione Ue e che quindi avevano superato il test di impatto ambientale e quindi la normale soglia di tollerabilità umana e animale», sottolinea all'agenzia Adnkronos il presidente del sindacato nazionale operatori pirotecnici Pierdaniele Friscira. «Per ignoranza o buona fede - continua Friscira - hanno messo tutto dentro un calderone. Sappiamo che ci sono persone che abusano di prodotti che non hanno nulla a che fare con la pirotecnica legale ma fare ordinanze sbagliate aumenta il mercato clandestino e questo disorienta anche il cittadino».
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Il Gazzettino