Roma, scontri anti-immigrati: chieste pene fino a 7 anni e 6 mesi per nove militanti di Casapound

Roma, scontri anti-immigrati: chieste pene fino a 7 anni e 6 mesi per nove militanti di Casapound
Condanne tra i sei anni e mezzo e i sette anni e mezzo sono state chieste dall'accusa nei confronti di nove militanti di Casapound imputati di resistenza aggravata dalle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Condanne tra i sei anni e mezzo e i sette anni e mezzo sono state chieste dall'accusa nei confronti di nove militanti di Casapound imputati di resistenza aggravata dalle lesioni nel processo in corso a Roma per gli scontri avvenuti il 17 luglio 2015 a Casale San Nicola nell'ambito di una protesta contro l'apertura di un centro di accoglienza nel comprensorio che ospita solo 250 famiglie. Gli incidenti arrivarono al termine di tre mesi di presidio pacifico dei residenti, che, con l'aiuto dei militanti di Cpi, bloccarono l'accesso alla struttura con un sit permanente.


Casapound parla di «caso politico» e di «richieste esorbitanti» della procura e accusa: «Dopo il successo elettorale e i 5mila partecipanti alla manifestazione contro lo ius soli a Roma, i poteri forti ci scatenano contro la magistratura più ideologizzata». Secondo il movimento, «il pm, oltre a negare perfino le attenuanti generiche e incurante delle numerose testimonianze contrarie dei residenti, ha prodotto una ricostruzione tutta tesa a dimostrare che Casapound non era lì per dare sostegno alla legittima protesta popolare, ma per portare a compimento un preordinato attacco alla polizia - sottolinea il movimento - Una ricostruzione assurda e smentita dalla nostra presenza senza soluzione di continuità al presidio di Casale San Nicola dal primo all'ultimo giorno senza defezioni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino