Partorisce una bimba in taxi durante la corsa in ospedale. Il tassista: «Non credevo ai miei occhi»

Partorisce una bimba in taxi durante la corsa in ospedale. Il tassista: «Non credevo ai miei occhi»
Un parto precipitoso. Così è stato definito dai medici del pronto soccorso capitolino Cristo Re di Pineta Sacchetti, a Roma, che si sono visti davanti una scena che non...

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Un parto precipitoso. Così è stato definito dai medici del pronto soccorso capitolino Cristo Re di Pineta Sacchetti, a Roma, che si sono visti davanti una scena che non avrebbero mai immaginato: una mamma e la sua bambina, con il cordone ombelicale ancora attaccato, sdraiate sul sedile posteriore di Rovigo 5, il taxi 3570 che l'ha trasportata in fretta e furia. Il mezzo più veloce per arrivare, ha pensato Andres quando è iniziato il travaglio per Maria.


La coppia, due spagnoli, lui ricercatore e lei occupata alla Fao, non immaginava davvero di far vivere al tassista Gianluca, una insolita storia a lieto fine che ha trasformato per la prima volta la sua vettura bianca in una sala parto. «Siamo una categoria spesso bistrattata eppure - commenta il presidente del 3570 Loreno Bittarelli - questo episodio conferma il ruolo sociale che i tassisti con le loro auto spesso hanno nella Capitale».



Ora Alaia, questo il nome della bimba, sta bene, osservata dai neo genitori, dallo staff medico e anche sotto lo sguardo compiacente di Gianluca Rovigo 5, già ribattezzato "er ginecologo" dai colleghi. «Signora ce l'abbiamo fatta», ha detto, felice, il tassista 3570, che poi ha raccontato: «Quando mi sono girato, quasi non volevo credere ai miei occhi». E alla neomamma che si scusava per l'accaduto, Gianluca ha risposto: «Ma sta scherzando! Grazie a voi nella mia macchina è successa una cosa bellissima».
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Il Gazzettino