Ladispoli, omicidio Vannini: la moglie di Ciontoli tra gli scrutatori. Il sindaco: «Rinunci». Lei: «E' un mio diritto»

Marco Vannini con la mamma
E' imputata di omicidio volontario e risulta nell'elenco dei 106 scrutatori per le elezioni politiche del 4 marzo. E'  bufera a Ladispoli sul caso di Maria...

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E' imputata di omicidio volontario e risulta nell'elenco dei 106 scrutatori per le elezioni politiche del 4 marzo. E'  bufera a Ladispoli sul caso di Maria Pezzillo, moglie di Antonio Ciontoli, il maresciallo della Marina  che ha detto di essere stato lui a sparare accidentalmente a Marco Vannini, 20 anni, fidanzato della figlia, poi morto con forte ritardo nei soccorsi. Tutta la famiglia Ciontoli è sotto processo per omicidio volontario.


«Invito la signora Maria Pezzillo a rinunciare a fare la scrutatrice - dice il sindaco Alessandro Grando -  per una questione di opportunità e  a far pervenire all'Ufficio elettorale del Comune la sua rinuncia ufficiale».

«La Commissione elettorale, al fine di non favorire alcuni a danno di altri, ha preferito procedere con l'estrazione a sorte. Sono stati estratti 106 numeri per individuare gli scrutatori titolari e altri 30 per i supplenti. La seduta pubblica si è svolta alla presenza del segretario generale, del sottoscritto, dei commissari Risso, De Simoni e Palermo e di alcuni cittadini. A ciascun numero corrispondeva un nominativo dell'Albo degli scrutatori, che non è stato consultato seduta stante bensì utilizzato successivamente per compilare gli elenchi. Ci attendiamo un segnale di buon senso da parte della signora Pezzillo» dice Grando.

Immediata la replica della Pezzillo, affidata ai suoi avvocati. «Si precisa come  Maria Pezzillo sia una cittadina che gode pienamente dei diritti civili e politici garantiti dalla Costituzione. Non si comprende come sia possibile costruire una “notizia” in merito alla circostanza della estrazione quale scrutatrice di una persona che risponde ai requisiti previsti per legge» scrivono i legali Pietro Messina  e Andrea Mirol. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino