Grazie a un ricco materiale pedopornografico, fingeva di offrire squillo minorenni per adescare, in rete, uomini per fare sesso. La polizia di Stato, nell'ambito...
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L'attività investigativa della squadra Mobile di Roma e del commissariato Viminale, corroborata dalle competenze del compartimento di Polizia Postale, rientra in un più ampio scenario mirato al contrasto dello sfruttamento della prostituzione minorile e della produzione di materiale pedopornografico, in quanto l'indagato, già condannato con sentenza ancora non passata in giudicato per reati della stessa specie, millantava un ampio giro di prostituzione che, a suo dire, avrebbe riguardato molte zone della Capitale.
Le numerose attività, protratte per diverse settimane, fornivano chiari riscontri in merito allo spasmodico utilizzo di materiale pedopornografico da parte dell'indagato, che lo diffondeva non solo via web ma anche attraverso incontri con uomini adulti.
Il Gazzettino