L’accusa è di falso. Ma a finire nei guai, questa volta, è Gianpaolo Scarfato, il capitano del Noe che ha condotto le indagini su Consip, con...
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Oggi, interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il procuratore Giuseppe Pignatone e il pm Mario Palazzi gli contestano di avere attribuito a Romeo un'affermazioni relative a un incontro con Tiziano Renzi, «Renzi, l’ultima volta che l’ho incontrato» una frase che, in realtà, è stata pronunciata dall'ex parlamentare Italo Bocchino.
L'ufficiale è anche accusato di aver riferito il falso in merito alla presunta presenza di uomini dei servizi segreti che, durante gli accertamenti, controllavano i militari. Di fatto, gli stessi militari avevano verificato che l'uomo sospettato di essere uno 007, perché osservava i carabinieri mentre recuperavano "i pizzini" di Romeo dalla spazzatura, era un cittadino con residenza in quella strada. Circostanza omessa nell'informativa consegnata in procura.
L'indagine per la procura sarebbe stata dunque depistata e non ci sarebbero prove dell'incontro tra Romeo e Tiziano Renzi. Era stata la stessa procura, all'inizio di marzo a revocare la delega di indagini su Consip al Noe dei carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino