OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Dalla fiera della fertilità di Milano al Salone del Libro di Torino i temi del corpo delle donne, dell'aborto, dell'utero in affitto e della famiglia provocano proteste e polemiche politiche. Con la ministra della Famiglia Eugenia Roccella contestata a Torino dalle femministe di 'Non una di meno' e da 'Extiction Rebellion' proprio nelle stesse ore in cui a Milano ha aperto le porte al pubblico, tra proteste bipartisan, 'Wish for a Baby' la fiera della fertilità, la prima in Italia di questo tipo. A mobilitarsi questa mattina nel capoluogo lombardo sotto la pioggia, a pochi metri da dove si svolge l'evento, sono stati Lega e Fratelli d'Italia ma anche le associazioni di femministe e quelle in difesa della famiglia, tutti contrari alla fiera che, secondo loro, pubblicizzerebbe, anche se non in maniera diretta, l'utero in affitto che in Italia è vietato.
La ministra Roccella contestata
Al Salone del Libro di Torino la ministra alla Famiglia Eugenia Roccella è stata duramente contestata al grido di 'sul mio corpo decido io' e 'fuori lo Stato dalle mie mutande', in riferimento al diritto all'aborto. Appena ha iniziato a parlare del suo libro 'Una famiglia radicale' gli attivisti hanno dato il via alle proteste fino a quando Roccella ha chiesto un confronto pubblico, invitando chi protestava a spiegare le proprie ragioni. Una portavoce è quindi salita sul palco per leggere un comunicato. «Lottate contro l'utero in affitto insieme a noi - ha replicato la ministra rivolta ai ragazzi - contro la mercificazione del corpo delle donne, lottate contro un mercato razzista dove i figli delle donne nere costano meno di quelle bianche».
Le reazioni
Il direttore del Salone del Libro, Nicola Lagioia, ha parlato di contestazione legittima in democrazia e ha invitato le due parti a trovare un modo di dialogare tra loro ma è stato a sua volta contestato dalla deputata di Fratelli d'Italia, Augusta Montaruli, che gli ha urlato, «vergogna, come fai a dire che questa è una manifestazione pacifica?».
Gli attivisti
Sono venti gli attivisti del movimento ambientalista e del collettivo femminista che sono stati riconosciuti e denunciati dalla Digos di Torino per violenza privata per la contestazione che di fatto ha bloccato la presentazione del libro. E mentre a Torino c'era la protesta contro Roccella, a Roma in difesa della famiglia, della vita, contro l'aborto e l'utero in affitto sono scesi in piazza gli attivisti del movimento Pro Life, famiglie, cittadini ma anche sacerdoti e suore, nella manifestazione dal titolo 'Scegliamo la vità. In corteo si sono visti cartelli come 'Aborto uguale bimbi e bimbe mortì, 'Meglio in braccio che sulla coscienzà, 'Abolire la 194'.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino