«Possono farmi qualsiasi cosa. Io sono innocente, è scritto nelle carte, le ho pubblicate ovunque. Dobbiamo stare sottoposti alla legge italiana anche quando non...
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Rita Bonaccorso, ex-moglie di Totò Schillaci, a Domenica Live racconta la storia della sua casa venduta all’asta. La Bonaccorso sarebbe stata condannata per pagare i creditori di una gioielliera fallita nel 1994, di cui la donna risulterebbe “socia apparente”. Un ruolo che ha sempre negato, anche attraverso i suoi legali. A coinvolgerla, afferma, sarebbe stata quella che credeva un’amica, titolare dell’attività, cui aveva fatto da testimonial per un periodo, nel tentativo di darle una mano. Più volte l’ex-moglie di Schillaci si è dichiarata innocente ma invano. Martedì scorso la sua casa è stata venduta all'asta per pagare quel debito, dopo una lunghissima battaglia in cui la Bonaccorso ha provato in tutti i modi a difendere la propria immagine l'abitazione.
«Non farò più lotte, perché ho capito che è tutto un sistema per fregare la gente. Hanno venduto la mia casa e io ancora non so quale sia il mio debito. Non c’era debito. Allora adesso divento ricca, dicendo che io sono socia apparente di qualunque cosa. Per ventuno anni mi hanno messo contro un esercito, martedì scorso mi hanno sparato. Io non lotto più. Non ho avuto giustizia sulla Terra, l’avrò davanti a Dio».
E ancora: «Io vivo per strada, non ho un lavoro. Non è possibile un’Italia del genere. Io sono stanca di lottare per questa casa, sono distrutta, sono devastata. Non ho fatto nulla. Le carte parlano chiaro. Chiedo a Davigo di leggere le carte e di spiegarmi cosa è successo».
Barbara D’Urso la invita a fare un appello per trovare un lavoro e poi manda in onda un numero whatsapp per mandare offerte.
«Sono parrucchiera/estetista - dice la Bonaccorso - Non voglio più stare in Sicilia, senza casa voglio andare via da qui. Ho bisogno di un lavoro, trovatemi un lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino