Pochi passaggi ancora. Poi il primo tassello della riforma Madia della Pubblica amministrazione andrà al suo posto. Il primo degli undici decreti attuativi del complesso...
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GLI OSTACOLI
Per esempio introducendo il sistema del silenzio-diniego. Che significa? In pratica un cittadino poteva chiedere un determinato dato, per esempio i meccanismi di formazione di una lista di attesa in un ospedale, ma se l’amministrazione non avesse risposto entro 30 giorni la domanda era automaticamente respinta, senza nemmeno la necessità di fornire una motivazione. A quel punto non rimaneva che fare ricorso al Tar con le relative spese. Tutto questo cambierà. Nel loro parere, le Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato, hanno chiesto di eliminare questo meccanismo del silenzio-diniego, chiedendo al governo di prevedere che il rigetto debba essere motivato.
I documenti e i dati, poi, dovranno essere forniti gratuitamente in forma digitale e il ricorso in caso di diniego, dovrà essere possibile non solo tramite il Tar ma anche in via amministrativa. Tutte queste novità, ha spiegato il ministro Madia, saranno recepite nel testo finale, che sarà portato in consiglio dei ministri nei primi giorni del prossimo mese. Queste modifiche trovano d’accordo anche gli esperti del settore. «La combinazione tra silenzio-rigetto e l’ampiezza e l’indeterminatezza dei casi in cui si poteva dire di no», spiega l’avvocato Anna Romano, name partner dello studio Satta Romano, «era obiettivamente un punto delicato che rischiava di svuotare di significato il provvedimento».
LE POSSIBILITÀ
Ma quali dati e quali informazioni sarà possibile chiedere? In linea di principio qualsiasi cosa.
Il Gazzettino