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Il taglio delle microtasse e la semplificazione delle norme, ma anche progressività del sistema e lotta all'evasione: sono quattro i principi cardine della delega fiscale approvata dal Consiglio dei ministri. In primis, nelle intenzioni del governo la futura riforma punta a stimolare la crescita economica attraverso una maggiore efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui fattori di produzione; secondo, la razionalizzazione e semplificazione del sistema anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l'eliminazione dei micro-tributi; terzo, la progressività del sistema, che va preservata, seguendo i dettami della Costituzione che richiamano un principio generale di giustizia e di equità.
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Infine, quarta linea guida: il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale. Il disegno di legge, secondo quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi, interviene sul sistema duale e sull'Irpef, poggiando su due pilastri: il completamento del sistema duale e quindi la distinzione tra redditi da capitale e redditi da lavoro e la riduzione delle aliquote effettive che si applicano ai redditi da lavoro. Per i redditi da capitale è prevista la tassazione proporzionale, tendenzialmente con un'aliquota uguale per tutti i redditi da capitale, ma con gradualità, con l'obiettivo è quello di razionalizzare l'attuale sistema e rendere più efficiente il mercato dei capitali.
I contenuti
Per i redditi da lavoro è prevista la riduzione delle aliquote effettive medie e marginali dell'Irpef incentivando così l'offerta di lavoro, in particolare nelle classi di reddito dove si concentrano i secondi percettori di reddito e i giovani.
IRAP ADDIO La delega prevede il superamento in maniera graduale dell'Irap. È prevista l'introduzione di modifiche normative e operative dirette ad assicurare l'emersione di immobili e terreni non accatastati. Si prevede, inoltre, l'avvio di una procedura che conduca a integrare le informazioni sui fabbricati attualmente presenti nel Catasto, attraverso la rilevazione per ciascuna unità immobiliare del relativo valore patrimoniale, in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato e introducendo meccanismi di adeguamento periodico. Questo intervento non ha tuttavia alcun impatto tributario.
IMU TUTTA AI COMUNI Il disegno di legge prevede la sostituzione delle addizionali regionali e comunali all'Irpef con delle rispettive sovraimposte. Il nuovo sistema potrà essere disegnato al fine di garantire comunque che nel loro complesso Regioni e Comuni abbiano un gettito equivalente. Si prevede la revisione dell'attuale riparto tra Stato e comuni del gettito dei tributi sugli immobili destinati a uso produttivo, al fine, tra l'altro, di rendere l'Imu un'imposta pienamente comunale.
RISCOSSIONE Riforma del sistema della riscossione superando l'attuale sistema che vede una separazione tra il titolare della funzione di riscossione (Agenzia delle Entrate) e il soggetto incaricato dello svolgimento dell'attività (Agenzia delle Entrate-Riscossione). Il potenziamento dell'attività potrà derivare dall'adozione di nuovi modelli organizzativi e forme di integrazione nell'uso delle banche dati che andranno valutati e definiti in sede di decreti delegati.
CODICI Si prevede la codificazione delle norme tributarie e si mira ad avviare un percorso per giungere a un riordino di tutte le norme all'interno di Codici.
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