Tra dubbiosi e possibilisti, i governatori delle regioni italiane si preparano a riaprire i propri «confini» dal 3 giugno. Salvo picchi di nuove infezioni, da...
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Fase2 e riapertura 3 giugno, De Luca contesta e la Sardegna insiste: serve il passaporto sanitario
De Luca: «Non si comprende apertura generalizzata». In Campania nessun morto e 15 guariti
Zaia: «Riaprire tutti insieme è bel segnale. Dalla Grecia comportamento riprovevole»
Si sono espressi a favore di un'apertura unitaria e non «a macchia di leopardo», anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, quello dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e quella della Calabria, Jole Santelli, che ha anche proposto una cena calabrese con i governatori del Nord per stemperare le polemiche politiche dei giorni scorsi.
Tra i più critici ci sono Campania e Toscana che, per voce dei propri governatori, Vincenzo De Luca ed Enrico Rossi, non nascondono il «caso Lombardia». «Se ci sono situazioni di regioni dove ancora il livello di contagio è più alto, tenerne conto non è sbagliato», ha detto Rossi. Più diretto, come sempre, De Luca. «In presenza di contagi elevati è ovvio che in un territorio debbano esserci limiti alla mobilità», ha detto. Cautela da parte della Regione Lazio. «Ci sono troppe pressioni perché riparta il Nord, bisogna basarsi su evidenze scientifiche», ha spiegato l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino