«Una delle cose che proporremo al Parlamento con la legge di stabilità è riportare i livelli del contante alla media europea, al livello francese, alzandolo da 1000 a 3000...
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«Gli 80 euro rimangono anche l'anno prossimo, rimangono per sempre. Sono una misura acquisita», ha tra le altre cose promesso il premier.
E ancora: «Nella legge di stabilità c'è un intervento serio sulle partite Iva, con un intervento sul regime dei minimi. Anche questa promessa l'abbiamo messa in cantiere».
Parlando della contrattazione, Renzi ha inoltre annunciato: «O interverranno sindacati e Confindustria o intervengono Parlamento e governo». «Se loro non si mettono d'accordo interveniamo noi. Ma spero che si mettano d'accordo».
«Se non c'è accordo tra sindacati e imprese, siamo pronti a intervenire sulla legge della rappresentanza: è sacrosanto il diritto di sciopero ma non può essere che ogni venerdì si alza una sigla e dice 'blocco la città'.
«Interveniamo sull'Irpef nel 2018», ha ribadito. «Adesso immagino che le opposizioni dicano che è per le elezioni...».
L'intervento sulla flessibilità delle pensioni «sono pronto a chiuderlo nel giro di pochi mesi ma non in modo raffazzonato», ha proseguito. «Sono molto preoccupato di non fare pasticci come in passato: faremo partire con l'Inps un grande lavoro di coinvolgimento degli interessati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino