Duro scontro alla Camera tra il Pd, che abbandona l'Aula per protesta contro il gesto delle manette fatto da Giuseppe D'Ambrosio (M5S) a Gennaro Migliore, ed il presidente...
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Ma Giuseppe D'Ambrosio, rivolto a Gennaro Migliore (Pd), mima le manette incrociando i propri polsi.
A quel punto, il segretario generale Lucia Pagano consiglia di sospendere la seduta, mentre le urla non si placano. Alla ripresa, con i banchi del Pd deserti, Fico si scusa «per aver risposto arrivederci ammettendo il proprio errore». Poi in serata annuncia di aver chiesto al Collegio dei Questori di aprire un'istruttoria, in base alla quale prenderà una decisione su eventuali sanzioni. Inoltre in totale contemporanea all'»assalto alla presidenza« in Aula si consuma un altro fatto. Il dem Davide Marattin viene visto andare verso Alberto Zolezzi (M5S), il quale riprende la scena con il suo cellulare. «Improvvisamente - racconta Zolezzi - si è avvicinato a me offendendomi a muso duro, tirandomi due schiaffi ed dicendo frasi che per pudore evito di riportare».
Ma Marattin si difende: «Aggressione? Sono andato a dirgli che secondo il regolamento non può fare riprese, e ho ricevuto in cambio i soliti insulti che da 15 minuti ci stavano rivolgendo, con lo scandaloso beneplacito del Presidente Fico. Ma i pentastellati non ci stanno, e chiedono a carico del collega dem il massimo delle sanzioni: «il suo labiale è inequivocabile», dicono pubblicando in rete un video. A freddo poi torna la ragionevolezza: «mi fa piacere aver ricevuto una lettera di scuse da parte del deputato del Pd che ha lanciato dei fascicoli contro la presidenza», fa sapere lo stesso Roberto Fico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino