«Se vince il no il Governo deve prendere atto che una sua importante proposta di semplificazione e di ammodernamento del Paese non è andata a buon fine, e quindi,...
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«I cittadini - ha poi spiegato Delrio - cominciano a interessarsi del quesito, e questo è molto importante perché la scheda non ti chiede di esprimerti sulla legge elettorale, ma cosa pensi del bicameralismo perfetto che esiste solo in Italia, della confusione delle competenze tra Stato e Regioni». «Ho fiducia che gli italiani capiscano il merito della questione - ha precisato - speriamo che non ci sia troppa confusione visto che gli appelli per il no dicono 'mandate a casa Renzì, ma per questo l'occasione sono le elezioni, non il referendum sulla costituzione che è la cosa più preziosa che abbiamo».
«Non si può rischiare il salto nel vuoto.
Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, nel corso di una iniziativa di Italia dei Valori per il Sì al referendum, ha detto: «Non mi rassegno a pensare, come suggerisce l'Economist, che l'Italia debba avere un governo di tecnici. Abbiamo già fatto quell'esperienza. Rivendichiamo il diritto di fare scelte politiche. Perché politica non è una brutta parola».
Alfano: «Nessuna conseguenza per il governo, a prescindere dal risultato». «Abbiamo sempre detto che, a prescindere dall'esito del referendum, non ci dovrebbero essere conseguenze sul Governo per un motivo molto semplice: il referendum è una delle cose importanti che ha fatto questo Governo, ma non il tutto»: lo ha detto in serata a Pordenone, a margine di un incontro in Prefettura, il ministro dell'Interno Angelino Alfano. «Questo Governo - ha aggiunto Alfano - ha riformato il mercato del lavoro, ha eliminato l'articolo 18, ha diminuito le tasse, sostenuto le forze dell'ordine, garantito la sicurezza a un Paese che ha ospitato prima Expo e poi il Giubileo». «È un governo che ha fatto la riforma della pubblica istruzione - ha concluso Alfano - e che ha saputo, dal punto di vista della burocrazia, smontare una serie di gangli che si erano inceppati. Rispetto a tutto quello che è stato fatto il referendum costituzionale è importante, ma se non andasse bene non assorbirebbe l'intera massa delle cose fatte che sono veramente tante». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino