Referendum autonomia, Maroni compra 24mila tablet per il voto elettronico: la spesa è di 23 milioni

Maroni (Lapresse)
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Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ieri ha «firmato il contratto per l'acquisto di oltre 24.000 tablet che saranno utilizzati nei circa 8.000 seggi» del referendum consultivo per l'autonomia del 22 ottobre, che si svolgerà completamente con voto elettronico. Maroni lo ha confermato ai giornalisti al termine della presentazione del piano territoriale della Franciacorta, a Palazzo Lombardia.


«Abbiamo già firmato l'accordo anche con il ministero - ha ricordato il governatore -: le prefetture metteranno a disposizione i seggi elettorali e le forze di sicurezza ai seggi. A noi competono altre cose, come la tessera elettorale». «Un accordo che mi soddisfa e apre la strada a questa forte innovazione - ha concluso -. Ho deciso, nel decreto che ha indetto il referendum, di fare il voto elettronico nel 100% dei seggi. I tablet saranno poi lasciati in comodato d'uso alle scuole sedi di seggio».

L'esborso per l'acquisto degli strumenti elettronici per il referendum da parte della Regione è di 23 milioni di euro (21 più iva). «È un investimento, non una spesa - ha precisato Maroni -, perché i tablet poi rimangono in dotazione alle scuole come strumento didattico». 


Maroni rinnova inoltre la proposta al sindaco Giuseppe Sala di svolgere il referendum per la riapertura dei Navigli assieme a quello per una maggiore autonomia alla Lombardia del 22 ottobre e mette a disposizione anche per la consultazione milanese i tablet acquistati dalla Regione. «Se Sala dice di sì siamo pronti a fare il voto elettronico a spese nostre», ha infatti detto il governatore annunciando la sigla del contratto di fornitura per 24 mila tablet in vista del referendum per l'autonomia. «In questo caso - ha spiegato - nei seggi di Milano metteremo due tablet nella cabina con i due quesiti, accollandoci le spese». «Spero che dica di sì - ha quindi aggiunto - sarebbe un'occasione straordinaria per ridurre le spese». Il governatore ha infine parlato dell'ipotesi di svolgere con voto elettronico anche i referendum previsti per la fusione di Comuni lombardi, ma in questo caso, essendo consultazioni di diverso tipo, serve un accordo con le Prefetture.
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Il Gazzettino