Lo spaccio di droga, soprattutto di hashish e cocaina, nelle zone di Fonte Nuova (Santa Lucia e Tor Lupara) e Mentana, vicino Roma. E consegne di sostanza stupefacente anche nel...
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L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, ha avuto inizio lo scorso mese di marzo, dopo l'arresto in flagranza di un giovane, trovato in possesso, a Fonte Nuova, di 500 grammi di hashish. Attraverso altri approfondimenti investigativi è stato individuato un gruppo che, rifornito periodicamente da una persona con gravi precedenti penali originaria del quartiere romano di San Basilio, organizzava e gestiva, sia direttamente che avvalendosi di collaboratori, lo spaccio di droga, prevalentemente hashish e cocaina, nelle zone di Fonte Nuova (Santa Lucia e Tor Lupara) e Mentana. Le indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche, l'installazione di telecamere nella pubblica via e numerosi servizi di pedinamento, hanno portato nei mesi scorsi all'esecuzione di dodici arresti in flagranza (che, dunque, si aggiungono alle 10 misure cautelari eseguite oggi) e al sequestro di oltre 35 kg di hashish e rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana. Dalle indagini sono emerse anche consegne di sostanze stupefacenti nel carcere di Roma Rebibbia, approfittando dei colloqui dei familiari con i detenuti, alcuni dei quali già arrestati.
Secondo quanto ricostruito, infatti, alcuni detenuti, in diverse occasioni, utilizzavano clandestinamente un telefono cellulare per ordinare la droga all'esterno. È stata, dunque, disposta una perquisizione all'interno della casa circondariale per rintracciare il telefono cellulare utilizzato per le comunicazioni illecite. «Ancora una volta, l'impegno delle forze di polizia giudiziaria, specificamente dell'Arma dei Carabinieri, coordinate della Procura della Repubblica ha consentito di intervenire su un pericoloso sistema criminale - sottolinea in una nota il procuratore Francesco Menditto - con l'arresto di numerose persone per le quali il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, con sequestri di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente destinata alla vendita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino