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È finito nel sangue l'assalto ad una gioielleria di Grinzane Cavour, storico borgo della provincia di Cuneo famoso per il castello medievale sede dell'enoteca regionale. Due banditi sono morti, colpiti dai proiettili esplosi in strada davanti al negozio dal titolare che nel 2015 aveva già subito una violenta rapina, i loro corpi a terra nella centrale via Garibaldi, lungo la provinciale che collega Alba e Barolo. Un terzo bandito sarebbe invece riuscito a fuggire.
Scene da far west poco prima della chiusura della gioielleria Roggero, al civico 71 della via, di fronte ai passanti terrorizzati, illesi per una questione di pochi metri. «Mi batte il cuore - dice una ragazza - è stato terribile: ho avuto paura di morire». Almeno cinque i colpi di pistola esplosi all'indirizzo dei malviventi, che sono morti a pochi metri dall'ingresso del negozio, uno in mezzo alla strada, l'altro all'angolo con una vita laterale.
Il precedente
Immediato l'intervento dei sanitari del 118, ma per entrambi non c'è stato nulla da fare, ed ora i carabinieri sono al lavoro per ricostruire gli attimi concitati della sparatoria.
La gioielleria di via Garibaldi era stata rapinata nel 2015. Era il 22 maggio quando due banditi, uno dei quali travestito da donna, si erano introdotti nel negozio, dove avevano legato il titolare, Mario Roggero, con delle fascette di plastica dopo averlo picchiato con violenza. Legate anche la moglie e la figlia, chiuse in bagno, prima di scappare con un ricco bottino di gioielli e di orologi di circa trecentomila euro. A dare l'allarme le due donne, dopo essere riuscite a liberarsi. Per guarire dalle ferite il gioielliere impiegò diverse settimane.
Salvini: «La difesa è sempre legittima»
Matteo Salvini è intervenuto con un post su Facebook sulla rapina finita nel sangue gioielleria di Grinzane Cavour, storico borgo della provincia di Cuneo, avvenuta oggi. Nell'assalto sono morti i due rapinatori colpiti dai proiettili esplosi dal titolare del negozio che nel 2015 aveva già subito una violenta rapina. «Un abbraccio al gioielliere e alla sua famiglia aggredita. Il loro negozio di Grinzane Cavour (Cuneo) era già stato rapinato nel 2015: il titolare era stato picchiato e legato, poi chiuso in bagno con la figlia. La difesa è sempre legittima», ha scritto il leader della Lega Matteo Salvini.
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Il Gazzettino