Con la spada di Damocle di un possibile avviso di garanzia sulla testa Virginia Raggi si avvicina al suo primo Natale da sindaca di Roma nel fortino del Campidoglio. «Se mi...
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C'è poi il bilancio da approvare dopo la bocciatura dei revisori dei conti del Comune. Ma intanto salta il Concertone di Capodanno al Circo Massimo, perchè l'unica offerta è stata ritirata e il Campidoglio non ha voluto dare l'appalto in affidamento diretto, «in segno di discontinuità». Con conseguente coda polemica e le opposizioni all'attacco, anche sul divieto dei botti di fine anno da parte della sindaca per motivi di sicurezza, non certo una prerogativa solo della capitale. «Il Movimento è unito, dall'alto al basso - dice il capogruppo M5S in Assemblea capitolina Paolo Ferrara, un 'ortodossò, avversario del cosiddetto 'raggio magicò -. E continuiamo ad andare avanti». In realtà si intravedono crepe nel M5S romano che nuove rivelazioni sulle inchieste potrebbero allargare. In un'intervista al Fatto Quotidiano, a una domanda sugli omissis delle carte dell'inchiesta su Marra, l'ex vicesindaco Daniele Frongia risponde: «So che raccontano di una relazione tra lui e la sindaca, ma è solo fango». Altre voci parlano di dossier nel computer di Marra su Marcello De Vito, presidente M5S dell'Assemblea capitolina, già rivale di Raggi alle 'Comunariè. Sospetti già emersi e tacitati dopo la scelta dell'avvocatessa come candidato a sindaco del Movimento. Di certo ci sono i rilievi dell'Autorità nazionale Anticorruzione (Anac), trasmessi alla procura di Roma, sul conflitto di interessi insito nella promozione del fratello di Marra, Renato.
Resta poi la partita del bilancio del Campidoglio bocciato dall'Organo di revisione economico-finanziaria (Oref) del Comune. «Lo approveremo molto prima della scadenza del 28 febbraio», promette il capogruppo M5S Ferrara.
Il Gazzettino