Processo Marra, Raggi testimonierà. La sindaca: «Non mi dimetto anche in caso di rinvio a giudizio»

Il tribunale di Roma ha ammesso dieci dei settanta testimoni presentati dai legali di Raffaele Marra, l'ex braccio destro del sindaco. Gli avvocati Fabrizio Merluzzi e...

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Il tribunale di Roma ha ammesso dieci dei settanta testimoni presentati dai legali di Raffaele Marra, l'ex braccio destro del sindaco. Gli avvocati Fabrizio Merluzzi e Francesco Scacchi hanno annunciato che la sindaca sarà convocata: la prima data utili è il 30 giugno quando saranno sentiti i primi cinque testimoni della difesa. Il tribunale ha inoltre disposto la trascrizione delle intercettazioni agli atti dell'indagine che non erano ancora state depositate.


«Il dovere di testimonianza è previsto dal codice e quindi andrò lì come previsto dalla legge», ha detto la Raggi a margine di un convegno "Co2 Free". In merito alle sue eventuali dimissioni in caso di rinvio a giudizio, la sindaca ha detto: «Stiamo parlando in questo momento di una cosa che non è attuale, e comunque direi di no».

La sindaca potrebbe essere sentita a partire dal 30 giugno. I giudici della seconda sezione penale hanno stilato un primo calendario di udienze: quella del 20 giugno sarà dedicata al deposito delle trascrizioni delle intercettazioni; il 22 ed il 27 successivi sarà la volta dei testimoni dell'accusa e nell'udienza del 30 comincerà l'esame dei primi cinque testi indicati dalle difese. A disporre queste ultime citazioni saranno i difensori degli imputati.

La stessa Virginia Raggi ha dichiarato recentemente che in caso di convocazione andrà in tribunale «perchè è un dovere previsto dal codice e quindi si rispetta». Lo stesso collegio della seconda sezione ha anche respinto alcune eccezioni preliminari fatte dalle difese in materia di procedure adottate per l'esecuzione delle intercettazioni e del rito processuale avviato, il giudizio immediato.


Marra e Scarpellini, attualmente agli arresti domiciliari, devono rispondere di corruzione per la vicenda dei 370 mila euro dati, nel 2013, dall'immobiliarista al dirigente comunale per l'acquisto di un appartamento. Secondo l'accusa quella dazione di Scarpellini era finalizzata all'ottenimento di favori alla luce della posizione occupata in Campidoglio da Marra.
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Il Gazzettino