«Pestata da 3 bulle sedicenni a scuola: se capita a voi, ditelo ai genitori»

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VIGEVANO - Lettera aperta scritta da una vittima di bullismo. E' quello che ha fatto una ragazza di 14 anni di Vigevano, aggredita la settimana scorsa da tre sedicenni che le...

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VIGEVANO - Lettera aperta scritta da una vittima di bullismo. E' quello che ha fatto una ragazza di 14 anni di Vigevano, aggredita la settimana scorsa da tre sedicenni che le hanno procurato ferite giudicate guaribili in dieci giorni.


"Una cosa che vorrei dire sul bullismo è che questa gente dimostra solo vigliaccheria nel presentarsi in gruppo per affrontare un solo individuo; così facendo dimostrano solo di aver paura", scrive nella lettera affidata al 'Corriere della Sera'.



IL RACCONTO La ragazza, che si firma Alice, ricostruisce così la vicenda che l'ha vista vittima del bullismo: "Quello che mi è successo a scuola non me lo aspettavo. Una delle tre ragazze che mi hanno aggredita la conoscevo e mi aveva preso di mira da un po', ma non pensavo che sarebbe arrivata a tanto. Forse ce l'aveva con me perché anche se frequento la prima classe sono stata scelta per un progetto e lei no ed è più grande di due anni. Ma è una cosa che penso io, non sono sicura. Quel giorno mi stavano aspettando fuori da scuola all'uscita. Una faceva il palo, mentre le altre a turno mi tiravano calci. Fortunatamente i miei compagni erano lì e più di una volta hanno provato a dividerci, anche se le tre ragazze hanno continuato a picchiarmi" .



PARLARNE CON GLI ADULTI Alice suggerisce "a tutti quei ragazzi e bambini che vengono picchiati dai bulli di sentirsi liberi di raccontare ai genitori quello che gli succede o comunque di parlare con un adulto di cui possono veramente fidarsi". "È inutile nascondersi - scrive - perché nel bene e nel male le cose si vengono a sapere lo stesso! Bisogna parlare soprattutto se è una situazione come la mia o come quella di tante altre persone, ma alle vittime dico: è bene farvi aiutare perché mi sembra inutile che gli altri vi rovinino la vita per niente, sono persone che non si meritano né la vostra attenzione né la vostra fiducia, ma soprattutto non si meritano il vostro rispetto e la vostra amicizia". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino