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Ci avevamo sperato che per questo anno una volta chiusa la porta di casa il Covid sarebbe potuto rimanere fuori. Ma non è così. Omicron riaccende la fiamma della paura e fa salire i contagi. Solo oggi sono 30.810 i casi positivi accertati e tra loro sono tantissimi i genitori che devono stare in isolamento domiciliare con i bambini a casa. Ma cosa fare se entrambi i genitori, o l'adulto di riferimento, hanno contratto il virus e i bambini piccoli sono negativi? Come ci si può prendere cura dei figli mantenendo le norme di sicurezza con tanto di distanziamenti?
Covid, come proteggersi dal virus
Sulla trasmissibilità del Coronavirus sappiamo molto. Siamo a conoscenza che si trasmette attraverso piccole (o grandi) goccioline di saliva che vengono emesse stranutendo o tossendo, ma anche semplicemente parlando e queste rimanendo nell'aria diffondono il contagio. Sicuramente l'areazione frequente (circa ogni 10 minuti) degli spazi in cui coesistono più persone è una tecnica per ridurre la carica virale che circola nella stanza. Poi la distanza, almeno un metro, ma meglio se due, l'igenizzazione frequente delle mani, l'uso di mascherine (che ora torna obbligatorio anche all'aperto e meglio se Ffp2 che contiene anche la diffusione dagli altri verso noi a differenza delle chirurgiche), la pulizia costante delle superfici degli ambienti comuni.
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Mascherine, le regole per il corretto uso
Per quanto riguarda le mascherine esistono una serie di regole di utilizzo da seguire: devono essere cambiate almeno una volta al giorno, aderire bene al viso, vanno toccate solo dagli elastici e non devono essere mai riposte in tasca o simili, ma in un apposita bustina. Inoltre vanno tolte e messe solamente dopo aver igenizzato bene le mani.
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Quarantena e isolamento, le differenze
Se nonostante tutti gli accorgimenti abbiamo però contratto il virus o siamo venuti a contatto con una persona positiva scattano quarantena o l'isolamento. La quarantena viene attivata quando si entra a contatto con un caso sospetto o confermato e ha l'obiettivo di arginare la diffusione potenziale del Covid e di tenere sotto controllo i sintomi della persona sottoposta a quarentena. L'isolamento invece viene attivato se la persona ha contratto il virus e ha quindi l'esito di un tampone positivo con o senza sintomi.
Isolamento e figli piccoli, come fare
Ormai come "proteggerci" dall'esterno lo sappiamo ma diventa più difficile quando dobbiamo invece difenderci dalle persone che vivono nella noistra stessa casa. Sicuramente il punto da cui partire è che la persona positiva, sia che sia un adulto che un bambino, non deve uscire di casa tranne che per eseguire i tamponi o recarsi in ospedale qualora fosse necessario per l'aggravarsi del suo stato di salute. Nessuno a parte i conviventi devono entrare nella casa della persona positiva, eccezione fatta ovviamente per il personale attrezzato per l’assistenza. Sia che la persona sia in isolamento che in quarantena resta necessario che questa si separi dal resto dei componenti della famiglia, ma questo non sempre è possibile. Per chi ha i figli troppo piccoli e non autosufficienti ad esempio questa è una misura inattuabile, allora come comportarsi? Intanto parliamo dei neonati e diamo una buona notizia alle mamme: si può allattare anche con il Covid.
Mamma positiva e allattamento
Sono il Ministero della Salute e l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù che rispondono alle domande delle mamme tranquillizzandole.
«Al momento attuale, considerando i dati disponibili, il latte non sembra rappresentare un rischio per la trasmissione di tale infezione.
I pasti
Non solo i neonati sono però fonte di preoccupazione, perchè anche la fascia d'età fino ai 6 anni (almeno) richiede l'intervento costante dei genitori. Ci sono momenti della giornata in cui la presenza del tutore resta fondamentale, ecco cosa fare.
Il momento del pasto ad esempio è di fondamentale importanza. Se è il genitore a dover preparare il pasto è necessario in questo caso che l'adulto si disinfetti spesso le mani, usi i guanti e non tocchi cibi, o stoviglie dopo aver toccato occhi, naso e bocca che sono veicoli di trasmissibilità del virus. È importante evitare di mangiare tutti insieme la persona positiva o in quarantena, deve sempre mangiare separatamente dagli altri componenti della famiglia, preferibilmente in una stanza differente diversamente deve mangiare in un secondo momento. Se il piccolo non è in grado di mangiar da solo l'adulto non dovrà mai togliere la mascherina e usare guanti monouso. La sala da pranzo, o la cucina, vanno sempre areggiate prima e dopo i pasti. I piatti andranno lavati singolarmernte oppure messi in lavastoviglie ad alte temperature.
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La ninna
Il momento della ninna. Altro orario decisivo per la routine dei più piccini. Molti genitori, chi per motivi di spazio chi per scelta dormono assieme ai figli, ecco questo sarebbe da evitare, ma qualora fosse impossibile è consigliabile tenere la distanza tra i letti di almeno 2 metri. Le lenzuola vanno sempre lavate separatamente. Fondamentale qualora quindi il positivo non si possa isolare totalmente areggiare gli spazi comuni di frequente, usare sempre le mascherine, sanificare sempre superfici e sanitari, usare guanti monouso, mantenere la distanza di sicurezza. Inoltre la raccomandazione dei pediatri è cercare di spiegare sempre tutto ai più piccini per non farli vivere in una situazione di stress ulteriore.
Il Gazzettino