Roma, prof ha una relazione con uno studente: indagato per abusi. Avrebbe convinto il ragazzo di essere omosessuale

L’accusa nei confronti del docente, un insegnante di musica, è violenza sessuale

Prof ha una relazione con uno studente: indagato per abusi. Avrebbe convinto il ragazzo di essere omosessuale
Non era un semplice insegnante di musica: nel corso dei mesi, con diversi studenti, si era guadagnato anche il ruolo di amico, confidente, compagno di viaggi. In un caso,...

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Non era un semplice insegnante di musica: nel corso dei mesi, con diversi studenti, si era guadagnato anche il ruolo di amico, confidente, compagno di viaggi. In un caso, però, almeno secondo la Procura di Roma, si sarebbe spinto troppo oltre con uno dei suoi allievi, di 18 anni. Approfittando della condizione di fragilità estrema del ragazzo, l’insegnante, sessantenne, lo avrebbe convinto ad avere una relazione con lui. Il giovane ha poi sporto denuncia, sostenendo di essere stato manipolato: a suo dire il maestro, con il quale si era confidato, lo avrebbe convinto di essere omosessuale e per questo motivo di avere un blocco emotivo con la fidanzata. Una diagnosi arrivata, sempre secondo il racconto del ragazzo, al termine di una delle lezioni, quando il docente lo avrebbe fatto svestire sostenendo di doverlo sottoporre a un controllo di tipo medico.

LA QUERELA

Nei mesi successivi, una volta scattate le indagini, la vittima ha ritirato la querela, ma sul tavolo del pubblico ministero era già arrivata la consulenza dello psicologo incaricato di effettuare una valutazione sulla personalità del giovane: dall’accertamento è emerso che il ragazzo, in effetti, potrebbe essere stato manipolato e che il docente si potrebbe essere approfittato di un periodo di estrema fragilità della vittima, sfruttando il suo ruolo di educatore e inducendo il diciottenne a intraprendere una relazione sentimentale e fisica. Da qui la decisione del magistrato di non procedere con una richiesta di archiviazione: l’inchiesta prosegue e al docente di musica è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio.

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I FATTI

I fatti su cui indagano i magistrati risalgono al 2022. Il diciottenne frequenta un corso di musica pomeridiano, che comprende anche lezioni di gruppo, nel quale il docente è l’indagato. Si tratta di un insegnante molto carismatico, in grado di catturare l’attenzione degli allievi e di ritagliarsi uno spazio importante nelle loro vite: li ascolta, li consola in caso di delusioni e di difficoltà, è sempre disponibile per aiutare e per dare consigli. Un atteggiamento che, per la Procura, in realtà potrebbe avere nascosto un doppio fine, almeno nel caso denunciato dalla vittima, ma come raccontato anche da altre persone. Il diciottenne frequenta il corso insieme alla fidanzata ed è proprio lei a convincerlo a rivolgersi al maestro: il giovane ha da qualche tempo un blocco emotivo nei confronti della ragazza, che gli impedisce di vivere serenamente il rapporto, sia dal punto di vista fisico che psicologico. La compagna gli consiglia di confrontarsi con il maestro, di raccontagli dubbi e ansie, visto che l’uomo si è sempre posto come sostegno per gli allievi e ha raccontato di avere anche conoscenze mediche. Dato che viene ribadito al giovane. Dopo una delle lezioni, infatti, il ragazzo si confida e, secondo il suo racconto, il docente gli fa abbassare i pantaloni, dicendogli di doverlo sottoporre a una visita prima di emettere una diagnosi. Poi, sentenzia: «Il tuo blocco dipende dal fatto che sei omosessuale». Successivamente cominciano le avances: maestro e allievo iniziano una relazione, vanno anche in vacanza insieme in Sardegna. Ma il giovane inizia a sentirsi strano, non a suo agio. Sospetta di essere stato manipolato da quell’uomo più grande e indotto a prestare un consenso mentre si trovava in una condizione di fragilità ed estrema difficoltà. Circostanza che, ora, sospetta anche la Procura.

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Il Gazzettino