La spinta per le scale durante il litigio nel cuore della notte; la donna che perde i sensi o forse muore subito e lui, il figlio, che per liberarsi del corpo, lo getta in mare,...
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È lì che ieri mattina è stato trovato il corpo senza vita di Gioì Cappelli, appassionata di arte e antiquariato, nata a Firenze 70 anni fa e grande innamorata dell'isola di Procida, al punto da acquistare una casetta di pescatori proprio sulla banchina del porticciolo della Corricella, uno degli angoli più suggestivi dell'isola, per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita.
A causare la morte dell'antiquaria è stato il figlio, Giampolo Aguzzi, 46 anni, noto come tossicodipendente alle forze dell'ordine e come persona violenta alle persone che frequentavano la mamma e che alla donna volevano bene.
Il delitto - secondo la ricostruzione dei Carabinieri e la confessione che l'uomo ha fatto al termine di un lungo interrogatorio - è avvenuto durante l'ennesimo litigio, questa volta nel cuore della notte. La lite sarebbe degenerata e Aguzzo avrebbe spinto la madre facendola cadere per le scale di casa. In seguito alla caduta la donna potrebbe essere morta o potrebbe aver semplicemente perso i sensi. Il figlio non si è posto il problema e ha deciso di disfarsi del corpo gettandolo nelle acque del mare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino