MILANO Riunificazione dei filoni e rinvio a settembre per il processo Ruby ter, nel quale Silvio Berlusconi è accusato di corruzione giudiziaria per aver stipendiato per...
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TRA MESSICO E DUBAI
Secondo le ipotesi dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, le ragazze avrebbero testimoniato il falso nel processo Ruby, sostenendo che le feste di Arcore fossero innocenti cene dove si ballava e si raccontavano barzellette. Reticenze e falsità che sarebbero state ben remunerate: in totale, ha ricostruito l'accusa, Berlusconi avrebbe sborsato quasi dieci milioni di euro in cambio del silenzio delle giovani partecipanti delle "cene eleganti". Il bottino più ricco, sette milioni, lo avrebbe racimolato Karima el Mahroug, in arte Ruby, ancora minorenne quando fu invitata per la prima volta nella residenza dell'ex presidente del consiglio. Karima, in alcune vecchie intercettazioni, rivela: "Lui mi ha detto: fai la pazza, racconta caz..te e io ti coprirò d’oro". E durante una perquisizione nel suo appartamento gli investigatori hanno trovato un appunto: "4 milioni e mezzo". Grazie al denaro del Cavaliere, Ruby avrebbe costruito un piccolo impero tra Dubai e il Messico, dove ha acquistato un ristorante con annesso pastificio e diversi mini appartamenti da affittare per le vacanze. E poi acquisti in contanti di vestiti e scarpe nelle boutique di via Montenapoleone e 7.000 eruo solo per la festa di compleanno della figlia.
IL REATO DI GENEROSITA'
I legali di Berlusconi hanno tuttavia ritenuto fuori luogo il rinvio a giudizio dell'ex premier: "Il rischio concreto è che per la prima volta si processi il reato di generosità", ha affermato l'avvocato Federico Cecconi.
Il Gazzettino