MILANO - Scambio di salma e dramma familiare a Milano, dove una donna ha appena scoperto di aver portato fiori alla tomba sbagliata per sedici anni perché in quel punto...
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Come si legge sul Corriere della Sera la famiglia di V.L., scomparso nel giugno del 2000, arriva al Cimitero Maggiore dopo aver ricevuto la raccomandata del Comune. "Siamo stati informati che il giorno 13 ottobre ci sarebbe stata la riesumazione di mio suocero", riferisce il genero. "Io e mia moglie siamo partiti da Pisa per essere presenti, ma all’apertura della bara, invece di esserci i resti della salma di mio suocero, c’erano quelli di una donna".
"Da alcuni particolari - spiega la figlia - ho capito che non poteva essere papà. Ho notato, tra l’altro, che c’erano dei capelli, lunghi, e mio padre era calvo quando è morto. L’ho segnalato agli operatori del cimitero e mi è stato risposto che c’era anche la targhetta con il nome, e che quindi non si poteva trattare di un’altra persona. In effetti, la targhetta era lì e c’era scritto nome e cognome di mio padre. Ma subito dopo ci siamo accorti che c’era una calza lunga, che è stata sfilata dal femore. A quel punto abbiamo bloccato tutto".
La famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri di Musocco. "Mio padre, milanese, è morto a Genova 16 anni fa. Era un venerdì — ricorda — E’ stato poi portato a Milano, dove è rimasto nel deposito del cimitero per due giorni, prima dei funerali svolti lunedì. Abbiamo seguito ogni fase fino all’interramento, e adesso scopro che la cassa sepolta non era la sua. Quindi non era lui neanche al funerale. Forse hanno scambiato le targhette in deposito. Ma chi è questa donna?".
Le autorità stanno cercando di far luce sull'accaduto e di avviare le verifiche sui resti della tomba accanto. Potrebbe esserci stato uno scambio durante una riesumazione precedente e non è escluso che si faccia il test del Dna.
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Il Gazzettino