Studente fa gesto della pistola contro Meloni in Senato, la premier: «Colpisce avvenga in giorno anniversario Marco Biagi»

La preside del liceo Righi: «Sarà punito con un provvedimento disciplinare». Il ragazzo è stato subito fermato anche dalla sua insegnante

Ha mimato con le mani il gesto della pistola "puntandola" contro la premier Giorgia Meloni mentre erano in corso le comunicazioni della presidente del Consiglio al...

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Ha mimato con le mani il gesto della pistola "puntandola" contro la premier Giorgia Meloni mentre erano in corso le comunicazioni della presidente del Consiglio al Senato. Uno studente del liceo scientifico Righi di Roma che con la classe assisteva alla seduta, ha gettato sconcerto oggi pomeriggio a Palazzo Madama; una insegnante è subito intervenuta, abbassandogli il braccio ed anche un commesso lo ha redarguito.

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Meloni: «Colpisce gesto in giorno anniversario Biagi»

Il ragazzo, minorenne e seduto in prima fila, si è poi scusato di quel gesto che evoca gli anni terribili di piombo (era la P38 mimata nei cortei) e che ora vive nei video dei trapper che giocano a fare i boss. Meloni, più tardi si è detta colpita «che un gesto del genere avvenga in un'Aula come questa nel giorno dell'anniversario della morte di Marco Biagi, un servitore delle istituzioni, dello Stato che ha pagato con la vita la sua disponibilità verso le istituzioni». 

 

«Provvedimenti contro lo studente»

L'indignazione politica dunque non è tardata come la reazione della scuola, il noto liceo Righi, blasonato scientifico nel centro di Roma. «Assumeremo un provvedimento disciplinare» nei confronti del ragazzo, ha fatto sapere la preside, Cinzia Giacomobono, contattata telefonicamente dall'Ansa. «Nel nostro liceo sappiamo che ci sono studenti di sinistra estrema, critici verso il governo, e studenti di estrema destra. Non è prevedibile tutto quello che i ragazzi possono fare, noi insegniamo ogni giorno ai ragazzi i valori della democrazia e del rispetto. Il Consiglio di classe valuterà il da farsi, in base al regolamento di istituto e alla gravità di quanto compiuto. Ci dispiace, chiediamo scusa, nessuno se l'aspettava», ha aggiunto la dirigente scolastica.

Le reazioni politiche

Della questione si è subito occupato il questore anziano, Gaetano Nastri (FdI), che dopo l'accaduto ha incontrato la professoressa: la docente ha stigmatizzato il comportamento e il protagonista. Un gesto inappropriato, ha poi minimizzato Nastri, che ha fatto sapere che il ragazzo è già pentito e si è scusato. Poco prima, il presidente del Senato Ignazio La Russa, alla ripresa dell'Aula per la discussione generale sulle comunicazioni della premier, aveva fatto cenno all'episodio: «Mi corre l'obbligo di segnalare un gesto non proprio elegante, voglio essere light, avvenuto mentre salutavo gli studenti di una scuola di Roma: da parte di uno studente ci sono state due dita e il pollice alzato verso la premier immediatamente represso da una delle insegnati che mi piace qui segnalare per condannarlo nella maniera più decisiva, anche se si tratta di un ragazzino».

Per il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato Lucio Malan, si tratta di «un gesto senza precedenti. Mi auguro che le autorità scolastiche prendano adeguati provvedimenti». «Quel qualcuno non ha appreso la lezione degli anni di piombo, che hanno dilaniato l'Italia, distrutto famiglie, portato dolore ad una intera generazione circondata dal vento malevolo dell'intolleranza. Quel vento non deve più tornare», ha tuonato la senatrice di Fratelli d'Italia Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento tutela vittime di Fratelli d'Italia. Il senatore di Fratelli d'Italia, Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario FdI a Palazzo Madama ha parlato di «gesto insano» che va condannato da tutti i gruppi politici. Si è trattato di un «gesto di cattivo gusto e segno di disprezzo verso le istituzioni» per la senatrice di FI Licia Ronzulli, che ha ringraziato l'insegnante dello studente per «essere prontamente intervenuta». Per Giulia Cosenza (FdI) preoccupante è il «clima di odio e di tensione innescato nelle scuole e nelle piazze dalle sinistre».

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Il Gazzettino