Pistoia, crollo del solaio durante il matrimonio: cosa è successo? L'ex convento, le perizie e il restauro: la ricostruzione

Oltre trenta i feriti. Sigilli al locale e lente su autorizzazioni e lavori

Pistoia, crollo del solaio durante il matrimonio: cosa è successo? L'ex convento, le perizie e il restauro: la ricostruzione
Un matrimonio finito in tragedia. Il crollo del solaio dell'ex convento di Giaccherino, a Pistoia, ha trasformato quello che doveva essere il giorno più bello...

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Un matrimonio finito in tragedia. Il crollo del solaio dell'ex convento di Giaccherino, a Pistoia, ha trasformato quello che doveva essere il giorno più bello di Paolo Mugnaini e Valeria Ybarra in un vero e proprio incubo. Ventisei anni entrambi, lui originario del Fiorentino e residente a Scandicci e lei di origini americane, la coppia stava festeggiano le nozze quando, poco dopo le 19 di ieri sera, la festa si è trasformata in un inferno.

Pistoia, crolla il pavimento durante la festa di matrimonio: 35 feriti

 

Il crollo

Sul posto erano rimasti una sessantina dei circa 200 invitati. In uno dei saloni al primo piano stavano ballando, quando all'improvviso il pavimento della stanza è crollato, facendo precipitare nella sala a piano terra gran parte dei presenti. Il bilancio è circa 35 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.Feriti anche gli sposi, che erano stati trasportati all'ospedale San Jacopo di Pistoia e che in nottata sono stati dimessi. «Abbiamo avuto molta paura», avrebbero confidato i due a chi era nel pronto soccorso.

 

Gli sposi

La prima notte da marito e moglie l'hanno trascorsa l'uno accanto all'altra su due letti nel pronto soccorso. Ricoverata invece al nosocomio pistoiese anche una donna incinta. «Al momento - spiega in una nota l'Azienda Asl Toscana centro -, dalle notizie giunte dai diversi presidi ospedalieri, restano complessivamente 28 le persone ricoverate». «Attraverso la centrale delle maxiemergenze i soccorsi sono stati tempestivi così come il coordinamento - ha spiegato il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, subito arrivato sul luogo dell'evento -. La complessità era quella di coordinare l'attivazione dei pronto soccorso e trovare i mezzi per gli spostamenti dei feriti. A tutti è stata offerta la possibilità di fare controlli negli ospedali».

 

Il restauro

«Ero nella sala - ha raccontato il padre dello sposo in un'intervista video alla Rai - si è sentito delle grida ed era successa questa catastrofe. Non ho visto la porzione di pavimento crollare, ho visto il buco. C'è stato il panico, abbiamo cercato dove erano precipitate le persone, dopo due-tre minuti le abbiamo trovate». L'ex convento di Giaccherino risale ai primi anni del '400 e fino ad una ventina di anni fa ha ospitato una comunità di frati francescani. Dal 2005 è stato ceduto alla attuale proprietà che lo ha restaurato e destinato a location per eventi e cerimonie. La procura di Pistoia aprirà un fascicolo.

 

Le indagini

Le indagini sono affidate ai carabinieri di Pistoia. Secondo quanto si apprende sicuramente si potrebbe procedere per lesioni colpose. I carabinieri hanno già acquisito la documentazione riguardante le autorizzazioni e la parte strutturale dello stabile. Altre perizie, sempre riguardanti l'edificio, che è stato posto sotto sequestro, verranno effettuate nei prossimi giorni: sotto la lente oltre alle autorizzazioni anche i lavori effettuati. Per il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, serve «una maggiore vigilanza, perché è indubbio che questa delle occasioni dei grandi eventi si sta diffondendo sempre di più, che si tratti di matrimoni o che si tratti di altro genere di eventi, e conseguentemente occorre essere sempre molto vigili, da parte dei servizi che sono competenti su questo».

 

La proprietà

«È stato un tragico e imprevedibile evento - dichiarano in una nota le famiglie Tonti e Fabbrini, proprietarie del Convento di Giaccherino -. Non riusciamo a comprendere come sia accaduto». «Siamo attoniti e sgomenti - aggiungono - Desideriamo essere vicini ai due giovani sposi e alle famiglie coinvolte in questa tragedia che ha scosso tutti noi e il personale che lavora nella struttura». «Siamo a completa disposizione della magistratura e delle autorità - proseguono le famiglie Tonti e Fabbrini - affinché sia fatta chiarezza».

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Il Gazzettino