Pisa, figli degli agenti di polizia bullizzati in classe. «Prese in giro e offese, hanno smesso di andare a scuola»

Si sono sentiti dire «figlio dello sbirro» o «figlio di manganellatori». Lo riferisce la sigla Coisp, Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle Forze di polizia

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Hanno smesso di andare a scuola perché bullizzati in classe e sui social. Si sono sentiti dire «figlio dello sbirro» o «figlio di manganellatori». È successo a dodici studenti e figli di agenti della polizia dello Stato, che da lunedì non sono più andati a scuola. Lo riferisce la sigla Coisp, Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle Forze di polizia. «I colleghi ci segnalano una dozzina di casi in superiori di Firenze, Pisa e altre città, due anche in medie inferiori e non escludiamo altri casi. La maggioranza di loro non se la sente di tornare in classe», dice il segretario generale Coisp Domenico Pianese dopo quanto ha riportato Il Giornale.

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Le offese ai figli degli agenti: «Dove hai messo il manganello?»

Prese in giro, provocazioni e offese avrebbero accolto al ritorno in classe studenti figli di appartenenti alla Polizia di Stato dopo il clamore degli incidenti di piazza a Pisa e a Firenze del 23 febbraio. «Sei il figlio dello sbirro?», «Dove hai messo il manganello?», sono alcune pressioni verbali che hanno intimidito figli e figlie degli agenti al punto che parecchi di loro hanno deciso di non andare più a scuola per timore di subire ritorsioni concrete.

Il nuovo corteo

Intanto sono attesi migliaia di partecipanti domani in piazza a Pisa per il corteo indetto per ribadire la richiesta di «dimissioni del questore dopo i fatti di venerdì scorso» da parte dei Collettivi studenteschi e sigle della galassia antagonista. Oggi è stata inviata formalmente in questura la comunicazione della manifestazione e l'indicazione del percorso del corteo che intende attraversare le principali vie dello shopping del centro per raggiungere piazza dei Cavalieri, la stessa che fu negata sette giorni fa con le cariche della polizia. 

Il concentramento dei manifestanti, attesi anche da altre scuole toscane, sarà alle ore 14 in piazza Vittorio Emanuele. Da lì il corteo intende percorrere l'asse pedonale del centro storico passando per corso Italia, piazza XX Settembre dove ha sede il Comune, attraversare l'Arno a Ponte di Mezzo, per raggiungere poi piazza Mazzini, dove ha sede la prefettura, e successivamente sfilare davanti alla questura fino a piazza dei Cavalieri, ma dal lato opposto rispetto agli incidenti del 23 febbraio, avvenuti in via San Frediano davanti al liceo artistico "Russoli".

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Il Gazzettino