Piervincenzi aggredito nel "fortino" dello spaccio: denunciati tre pescaresi

La polizia ha denunciato i responsabili dell'aggressione ai giornalisti David Chierchini e Daniele Piervincenzi, subita lunedì scorso mentre si trovavano nel quartiere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La polizia ha denunciato i responsabili dell'aggressione ai giornalisti David Chierchini e Daniele Piervincenzi, subita lunedì scorso mentre si trovavano nel quartiere Rancitelli di Pescara per realizzare un servizio per RAI 2. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno consentito di identificare i tre pescaresi responsabili dell'aggressione - che hanno 23, 25 e 35 anni - accusati, in concorso, di violenza e lesioni aggravate, per aver minacciato verbalmente ed aggredito fisicamente i componenti della troupe televisiva della Rai inviati per la trasmissione televisiva 'Popolo Sovrano' ai quali veniva impedito di svolgere liberamente il proprio lavoro di reportage.


Il 23enne e il 25enne risiedono nell'area in cui sono avvenuti i fatti, il 35enne, invece, è di Loreto Aprutino (Pescara) ma frequenta spesso la zona di Rancitelli. A loro, gli uomini della Mobile diretti da Dante Cosentino, sono arrivati tramite le immagini del video diffuso dalla Rai e attraverso alcune testimonianze. Determinanti, per accertare le responsabilità, sono stati gli abiti indossati dagli aggressori, poi trovati dagli investigatori nelle abitazioni dei tre. Stamani sono stati portati in Questura per la formalizzazione della denuncia. Tutti hanno precedenti di polizia e sono già noti alle forze dell'ordine. Le indagini vanno avanti. Gli investigatori devono ancora ascoltare le vittime dell'aggressione.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino