I presunti autori dell'aggressione di sabato scorso a Piacenza, quando un carabiniere venne colpito durante una manifestazione, sono stati arrestati dalla Polizia e dai...
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Gli arresti sono scattati a Pavia e a Torino, dove abitano i due accusati. Il primo avrebbe sottratto lo scudo al militare e poi lo avrebbe utilizzato per colpirlo più volte. Le indagini avrebbero inoltre accertato che il manifestante bloccato a Torino sarebbe la persona che, dopo aver colpito ripetutamente con un'asta di una bandiera i carabinieri che stavano fronteggiando il corteo, avrebbe fatto lo sgambetto al militare, facendolo cadere in terra. I fatti risalgono a sabato pomeriggio, quando il collettivo piacentino Contro Tendenza aveva organizzato una manifestazione per protestare contro l'apertura di una sede di CasaPound a Piacenza.
Un'iniziativa che si inseriva anche tra le reazioni ai fatti di Macerata e alla quale hanno preso parte anche numerosi giovani provenienti da altre città. Quando il corteo ha cercato di sfondare il cordone di sicurezza, i carabinieri hanno risposto con una carica. Nel tafferuglio un militare è caduto a terra e contro di lui si sono accaniti, con calci e pugni, alcuni manifestanti, due dei quali sono stati, appunto, identificati e arrestati dalla polizia. Le indagini erano partite subito, portando gli investigatori, coordinati dal pm Roberto Fontana, a identificare, grazie alle immagini registrate durante la manifestazione, molti antagonisti coinvolti nei disordini di piazza, alcuni dei quali iscritti nel registro degli indagati. Sono partite 11 denunce, con vari capi di imputazione: rapina, lesioni aggravate in concorso, resistenza, minacce e violenza a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere e violazione delle norme del testo unico di pubblica sicurezza sull'osservanza delle prescrizioni. Fra loro anche i due presunti aggressori che sono stati arrestati dalla polizia.
«Sabato scorso - ha detto il ministro dell'Intero Marco Minniti - si sono svolte 150 manifestazioni in tutta Italia, in 149 non è successo nulla, a Piacenza c'è stata violenza contro un carabiniere che non ha nulla a che fare con l'antifascismo» Il brigadiere capo Luca Belvedere negli scontri ha riportato la frattura scomposta della spalla. È stato operato nei giorni scorsi e il suo decorso e positivo, benché con una prognosi superiore al mese.
Il Gazzettino