Philippe Daverio morto, voce ironica e arguta della Storia dell'arte

Una voce inconfondibile, con quella sua "r" marcatamente d'oltralpe, colto e provocatorio, ma sempre con garbo e fine ironia. Il papillon, la giacca, gli occhiali...

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Una voce inconfondibile, con quella sua "r" marcatamente d'oltralpe, colto e provocatorio, ma sempre con garbo e fine ironia. Il papillon, la giacca, gli occhiali tondi, una immagine, la sua, divenuta "icona" nella divulgazione della storia dell'arte e del patrimonio artistico. Philippe Daverio è morto la notte scorsa, a Milano, all'età di 70 anni, stroncato dalla "brutta" malattia che l'aveva consumato negli ultimi anni.


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Morto Philippe Daverio, storico d'arte e divulgatore tv prima di Alberto Angela



Storico dell’arte, divulgatore televisivo (molto prima di Alberto Angela), scrittore e saggista, Daverio aveva conquistato la popolarità grazie alla sua brillante striscia televisiva Passepartout su Rai3. Una grande dote, la sua, quella di saper raccontare al pubblico l'arte e la cultura dell'immagine con un linguaggio chiaro, intrigante, brillante. Mai noioso, ma arguto. Antagonista, nel senso buono del termine, a celebrità della comunicazione come Vittorio Sgarbi e Achille Bonito Oliva.

Nella sua carriera ha intrecciato anche la direzione di una serie di gallerie tra Milano e New York e parentesi politica, culminata con la nomina ad Assessore Culturale a Milano nella giunta Formentini, tra il 1993 e il 1996.

 

Le battaglie civili



Famose le sue battaglie "civili" per il patrimonio, contro il rischio di una discarica alle porte di Villa Adriana, o per la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. Classe 1949, nasce a Mulhouse in Francia, al confine con Germania e Svizzera, da mamma francese e padre italiano.
   

La fuga dalla Bocconi



Daverio è cresciuto tra Varese e Milano, studiando alla Bocconi (dove non si laureò mai). L'arte è stata la sua grande passione. Soprattutto quella contemporanea delle neo-avanguardie che ha respirato da subito. L'immagine che faceva da sfondo fisso alla sua trasmissione, non a caso, era un'opera di Emilio Isgro'. Mel 1975 inaugurava la sua prima galleria in via Monte Napoleone 6 a Milano, dedicata al Novecento.
   

L'insegnamento e i libri



Ha insegnato allo IULM e al Politecnico di Milano e all’Università degli Studi di Palermo. Lunga la lista dei libri scritti sull’arte. Tra le ultime pubblicazioni c’è Ho finalmente capito l’Italia. Piccolo trattato ad uso degli stranieri (e degli italiani), Grand Tour d’Italia a piccoli passi. Oltre 80 luoghi e itinerari da scoprire, La mia Europa a piccoli passi, tutti per Rizzoli. Ma restano indimenticata anche Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato, Il design nato a Milano. Storia di ragazzi di buona famiglia, L’arte di guardare l’arte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino