Si apre un nuovo fronte per l'inchiesta partita dal Petrolio ma che ormai parla soprattutto dei rapporti tra le lobby e il governo. Ieri, infatti, la procura di Roma ha deciso...
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Intanto, la procura di Potenza e la Squadra mobile titolare dell'inchiesta puntano ad utilizzare la prossima settimana per riorganizzare il lavoro e valutare le prossime mosse. Martedì saranno discussi i primi ricorsi al tribunale del Riesame, quindi, potrebbero scattare i primi interrogatori, ad esempio quello dell'ex capo di Stato maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi, indagato per abuso d'ufficio. Il militare, che sono in molti a ricordare come presenza fissa agli appuntamenti della Leopolda, tramite il suo avvocato ha chiesto di essere ascoltato dal procuratore Luigi Gay, dall'aggiunto Francesco Basentini e dalla pm Laura Triassi. Secondo le accuse, si era rivolto alla cricca di Gemelli perché facilitasse l'approvazione del Programma navale.
I CONTATTI
Le intercettazioni raccolte dalla Squadra mobile di Potenza guidata da Carlo Pagano parlano persino del tentativo della cricca di provare a fare affari in Vaticano. Al telefono è Nicola Colicchi, faccendiere dalle mille risorse, ad accennare la prospettiva a Gemelli: «Oggi ho fatto un giro in Vaticano poi quando ci vediamo ti racconto». Gemelli replica: «Oltretevere, e chi ti tocca! Si sentiva dal telefono odore di santità»; Colicchi: «Madonna Santa, sì, sì, odore di incenso più che altro, che non è santità, serve a coprire invece il feto delle miserie umane».
IL COMMISSARIO GUERRA
Nelle conversazioni l'ex compagno della Guidi tira in ballo Andrea Guerra, ex amministratore delegato di Luxottica e a lungo consulente economico della presidenza del consiglio: «Guerra che le manda i messaggini per essere aggiornato ”mi tratta tipo che fossi una segretaria, e allora sai che c'è di nuovo, che io me ne vado da Renzi, se lui si aspetta che io faccia le relazioni a Guerra che poi gliele fa a lui, si attaccano al c... sia lui che Guerra”». Il super consulente, a quel che riferisce Gemelli, citando lo sfogo della donna, sarebbe di fatto un commissario: «”Si deve mantenere i contratti che c'ha con le aziende che gli danno centinaia di migliaia di euro l'anno, quelli li vuole, per cui vuole fare solo il consulente. Da consulente del primo ministro però vorrebbe commissariarmi”». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino