Perugia, portato morto al Pronto soccorso: sequestrato il telefonino. La chiamata ai genitori prima della cena con un'amica

Il dolore degli amici e il cordoglio del sindaco di Assisi per la morte di Alessandro Noccioli

Il Pronto soccorso dell'ospedale di Perugia
Il telefonino sequestrato insieme ad alcuni indumenti e una perquisizione in casa. Aggiunge questi elementi a qualche certezza e molti dubbi da sciogliere, l’inchiesta sulla...

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Il telefonino sequestrato insieme ad alcuni indumenti e una perquisizione in casa. Aggiunge questi elementi a qualche certezza e molti dubbi da sciogliere, l’inchiesta sulla morte di Alessandro Noccioli, 49anni, portato in ospedale da un’amica sabato mattina quando era già morto. E qui iniziano i dubbi che la squadra mobile sta cercando di dissipare. Una mano la darà l’autopsia che il sostituto procuratore Annamaria Greco dovrebbe disporre oggi.


Perché Noccioli è stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale di Perugia e non a quello di Assisi? E come ha fatto la donna che si è presentata in ospedale a caricare in auto un cadavere? Perché dalle prime ricostruzioni sembra che Noccioli si sia sentito male in casa della donna dove era andato a cena. Almeno così avrebbe detto in una telefonata ai genitori venerdì sera. Il classico vado a cena fuori non mi aspettate. Quella potrebbe essere stata l’ultima telefonata dell’uomo che amava i cani e che in tanti ricordano ad Assisi. Il telefonino è importante, quello che ha detto la donna che ha portato il corpo di Noccioli al Pronto soccorso è al vaglio della squadra mobile. Importanti anche le parole dell’altra donne che si è presentata al Pronto soccorso una volta saputo del dramma. E ieri in città c’era il dubbio che Noccioli possa essersi sentito male in auto e non in casa e la donna lo ha scoperto quando ormai era troppo tardi. Questo darebbe una riposta logica alla scelta di arrivare al Pronto soccorso invece che chiedere aiuto da casa. Ma resta sempre difficile da spiegare la scelta dell’ospedale di Perugia e non di Assisi se il malore fatale c’è stato nella città di San Francesco.
Il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha espresso il cordoglio dell’amministrazione comunale per la morte di Noccioli. «Ci stringiamo attorno a tutta la famiglia di Alessandro- dice il sindaco in una nota diffusa ieri pomeriggio- una comunità intera toccata in queste ore da un immenso dolore. La nostra vicinanza vuole essere di conforto per la tragica perdita di una giovane vita».

Proprio pochi giorni, ricordano dal Comune, fa Alessandro si era incontrato con il sindaco negli uffici comunali di Santa Maria degli Angeli per un colloquio proficuo e cordiale nel corso del quale avevano parlato delle sue prospettive di futuro. Non solo il sindaco ma in tanti ad Assisi lo hanno ricordato sui social anche per il suo impegno in favore degli animali, soprattutto i cani. «Ciao buon uomo», è una delle frasi scritte dagli amici e che le racchiude tutte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino