È il 9 maggio 1978. Mentre l'Italia è sotto choc per il ritrovamento a Roma del cadavere di Aldo Moro, a Cinisi, in provincia di Palermo, Peppino Impastato muore...
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Nato a Cinisi in provincia di Palermo nel gennaio del 1948 da famiglia mafiosa, si ribellò fin da giovane alle logiche dell'illegalità. L'attività politico culturale di Impastato, che da ragazzo ruppe con il padre per poi passare all'azione con i gruppi di Nuova Sinistra, è un esempio di presa di coscienza. Denunciò l'espropriazione delle terre contadine per la costruzione dell'aeroporto, base di traffici di droga controllati dai mafiosi di Cinisi e Terrasini. In prima linea con il gruppo ”Musica e cultura” e con Radio Aut, da dove, con la trasmissione ”Onda Pazza” sbeffeggiava mafiosi e politici e come candidato per Democrazia Proletaria. Nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978, fu dilaniato da una carica di tritolo. Il corpo era stato adagiato sui binari della ferrovia. Solo nel 1997, il boss Gaetano Badalemanti viene incriminato come mandante. Intanto anche il fratello e la madre hanno rotto con la famiglia. Impastato è stato l'uomo che ha restituito dignità e forza alla Sicilia.
L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato riconosciuto colpevole del'omicidio e condannato all'ergastolo.
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Il Gazzettino