L'obiettivo di cancellare l'odiata legge Fornero, motore della manovra Salva-Italia messa a punto dal governo Monti nel 2011, è sempre più vicino. La Lega,...
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I DETTAGLI
In sostanza, la quota 100 secca varrà solo per chi esce dal lavoro avendo 62 anni di età e 38 di contributi mentre se si esce con un'età più elevata la quota sale (101 con 63 anni più 38, 102 con 64 anni più 38 e così via. L'intero pacchetto pensioni dovrebbe costare circa otto miliardi l'anno prossimo e nove il successivo con un aumento contenuto poiché la gran parte delle persone dovrebbero uscire nel 2019. Potranno andare in pensione prima dei 62 anni i precoci con 41 anni di contributi e tutti coloro che hanno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi le donne) con lo stop all'aumento dell'aspettativa di vita per la pensione anticipata rispetto alla vecchiaia che avrebbe dovuto scattare nel 2019. Dovrebbe essere inoltre prevista la proroga dell'opzione donna con l'anticipo per l'accesso alla pensione a fronte del ricalcolo interamente contributivo per gli anni di lavoro. Non dovrebbero invece essere previste penalizzazioni per chi anticipa l'uscita. Con il pacchetto delle nuove norme sulla previdenza (che potrebbero prevedere anche qualche aggiustamento sull'Ape sociale che al momento scade a fine anno) dovrebbero andare in pensione secondo i conti del Governo circa 420 mila persone. Negli auspici di Palazzo Chigi, questo esodo dovrebbe produrre un maxi-ricambio generazionale sui luoghi di lavoro.
Michele Di Branco
Il Gazzettino