Pd, Enrico Letta segretario? Dall'asse con la Francia ai rapporti con M5S, tutti i nodi da sciogliere

Quali effetti potrebbe avere l'elezione di Enrico Letta a segretario del Pd? Moltissimi e tutti su fronti strategici. Ma andiamo con ordine. ...

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Quali effetti potrebbe avere l'elezione di Enrico Letta a segretario del Pd? Moltissimi e tutti su fronti strategici. Ma andiamo con ordine.

Il governo Draghi

Innanzitutto Letta è stato ministro dello Sviluppo prima che premier e ha un'antica passione per l'industria. La sua elezione sicuramente metterebbe in linea il Pd con il governo Draghi e lo predisporrebbe a raccoglierne una parte del valore aggiunto politico e istituzionale che l'esecutivo dovrebbe creare nei prossimi mesi.

 

 

I rapporti con l'Ue e con la Francia

Letta è molto conosciuto in Francia e in particolare presso l'élite di quel Paese che, al contrario di quella italiana, pesa moltissimo. La sua presenza in un posto chiave potrebbe consolidare i rapporti con l’Eliseo tanto più ora che si sta ipotizzando un rafforzamento dell'asse tra Roma e Parigi per controbilanciare lo strapotere tedesco in Europa alla vigilia della fine dell’era-Merkel.

Le prossime elezioni politiche

C'è poi il fronte interno. Zingaretti ha lasciato la poltrona di segretario del Pd quando ha percepito che non avrebbe potuto varare le liste elettorali delle prossime elezioni come avrebbe voluto. Per questo una parte del partito gli faceva la guerra (o la guerriglia) sui giornali e sui social lanciandogli contro il nome di Stefano Bonaccini. Chiaro che Letta vuole garanzie su questo punto da tutte le correnti. È un punto delicatissimo perché non è detto che si arrivi al 2023 per le politiche e c'è chi pensa che si voterà nel 2022 subito dopo l'elezione del presidente della Repubblica.

Gli equilibri interni

L’elezione dell’ex premier al vertice del Pd non cambierebbe gli equilibri interni perché chiaramente non favorirebbe i renziani o gli ex renziani. Anche se va detto con forza che gran parte dei componenti della corrente Base Riformista hanno rotto con Matteo Renzi, loro vecchio leader, in maniera non componibile, persino sul piano personale.

I rapporti con i 5Stelle

Tutto da scrivere invece il rapporto con i 5Stelle. Zingaretti lo riteneva strategico, a partire dalle prossime elezioni comunali. Non è chiaro cosa vorrà fare Letta. 

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Il Gazzettino