CITTA' DEL VATICANO - Onestà. La parola sgorga dal cuore più e più volte. Bergoglio affronta compiutamente il tema del lavoro con i lavoratori cattolici...
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L'aula Paolo VI è talmente piena che tante persone (arrivate da diverse parti del mondo) sono costrette ad ascoltare da fuori, attraverso i microfoni.
Il Papa arriva all'appuntamento un po' in ritardo («Vi chiedo scusa abbiate pazienza ma le udienze si sono allungate…»), accolto da bandierine azzurre con il logo del movimento. Al Movimento Cristiano Lavoratori affida tre compiti: educare a dare il meglio; a formare un nuovo umanesimo sul lavoro dove l’uomo, e non il profitto, sia al centro; dove l’economia serva l’uomo e non viceversa.
La seconda parola è “condivisione”, perché «il lavoro dovrebbe unire le persone, non allontanarle, rendendole chiuse e distanti. Occupando tante ore nella giornata, ci offre anche l’occasione per condividere il quotidiano, per interessarci di chi ci sta accanto, per ricevere come un dono e come una responsabilità la presenza degli altri». Il terzo punto è quello della disoccupazione: sono «i nuovi esclusi del nostro tempo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino