Il Papa sul lavoro: no alle raccomandazioni. Disoccupati sono i nuovi esclusi del nostro tempo

CITTA' DEL VATICANO - Onestà. La parola sgorga dal cuore più e più volte. Bergoglio affronta compiutamente il tema del lavoro con i lavoratori cattolici...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CITTA' DEL VATICANO - Onestà. La parola sgorga dal cuore più e più volte. Bergoglio affronta compiutamente il tema del lavoro con i lavoratori cattolici di Mcl. Basta con le raccomandazioni, i favoritismi, le scorciatoie, il precariato, i ricatti morali. Basta anche con un lavoro che disumanizza, toglie spazio alla famiglia, alla dignità dell'essere umano. Orari sempre più lunghi, salari sempre più bassi.


L'aula Paolo VI è talmente piena che tante persone (arrivate da diverse parti del mondo) sono costrette ad ascoltare da fuori, attraverso i microfoni. Nel mondo del lavoro
«è urgente educare a percorrere la strada, luminosa e impegnativa, dell’onestà, fuggendo le scorciatoie dei favoritismi e delle raccomandazioni». Vanno «respinte» quelle «tentazioni, piccole o grandi», certe «compravendite morali, indegne dell’uomo». Bisogna «abituare il cuore a rimanere libero. Altrimenti ingenerano una mentalità falsa e nociva, che va combattuta: quella dell’illegalità, che porta alla corruzione della persona e della società».

Il Papa arriva all'appuntamento un po' in ritardo (
«Vi chiedo scusa abbiate pazienza ma le udienze si sono allungate…»), accolto da bandierine azzurre con il logo del movimento. Al Movimento Cristiano Lavoratori affida tre compiti: educare a dare il meglio; a formare un nuovo umanesimo sul lavoro dove l’uomo, e non il profitto, sia al centro; dove l’economia serva l’uomo e non viceversa.

La seconda parola è “condivisione”, perché
«il lavoro dovrebbe unire le persone, non allontanarle, rendendole chiuse e distanti. Occupando tante ore nella giornata, ci offre anche l’occasione per condividere il quotidiano, per interessarci di chi ci sta accanto, per ricevere come un dono e come una responsabilità la presenza degli altri». Il terzo punto è quello della disoccupazione: sono «i nuovi esclusi del nostro tempo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino