Città del Vaticano - Nella sede di Schola Occurrentes, nel complesso di San Callisto a Trastevere dove hanno sede anche alcuni pontifici consigli, il Papa è...
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Un progetto che sta crescendo per impulso del Papa. Una bambina collegata da Miami prende il microfono e chiede di potere fare una domanda a Bergoglio. Si impappina un po’ ma alla fine riesce a formulare la questione: «Ci puoi dire cosa possiamo fare noi bambini per essere migliori?». La risposta arriva lapidaria: «Guardare sempre agli altri, dire sempre la verità, e con queste due cose non fallirete mai nella vita». In dono al Papa viene regalato un pallone che la nazionale argentina ha firmato a Buenos Aires, affidandolo poi ad un funzionario delle Scholas Occurrentes. Gli atleti sperano sia di buon auspicio per Russia 2018. Infine una bambina italiana, questa presente in sala, sintetizza ai presenti la sua esperienza positiva nelle scuole. «All’inizio ero scettica ma poi mi hanno aiutato a credere di nuovo nelle persone, ad avere fiducia nel prossimo«. Papa Francesco sembra un nonno e sorride. «Quando si condivide una pena, la pena si dimezza. Quando si condivide una gioia, questa si raddoppia».
In Argentina le chiamano le «scuole del Papa» e sono una rete internazionale di scuole - pubbliche e private, confessionali e non, che raccontano o condividono iniziative nel campo dello sport, dell’arte e della tecnologia. Nata su iniziativa di Bergoglio, quando era arcivescovo di Buenos Aires, la rete è l’espressione di quella cultura dell’incontro di cui Papa Francesco è infaticabile messaggero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino