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Stamattina l'agenda del Papa era piena di appuntamenti. Gli impegni sono iniziati con un vescovo portoghese (l'ausiliare di Lisbona) al quale ha riferito della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, poi subito dopo è stato il turno del cardinale Tagle, seguito dal cardinale Marcello Semeraro con l'elenco dei nuovi santi e beati. A metà mattina è entrato nello studio papale l'arcivescovo di Jalapa in Messico e di seguito il nunzio a Papua Nuova Guinea, infine, due gruppi nutriti di religiosi. Prima gli assunzionisti ai quali ha letto il discorso preparato e poi i partecipanti dell'assemblea della Roaco, l'Aiuto alle Chiese orientali.
A quel punto Papa Francesco ha iniziato ad avvertire stanchezza e ha chiesto agli ultimi ospiti di scusarlo perché risente ancora degli effetti dei farmaci e avvertiva il respiro farsi faticoso.
Un fuori programma che riflette la preoccupazione dei medici del Gemelli. Prima di dimeterlo il chirurgo che lo ha operato, Sergio Alfgeieri, si era raccomandato con l'illustre paziente di essere ligio e paziente, di rispettare i ritmi della convalescenza e non avere fretta. Soprattutto gli sottolineò che doveva di risparmiarsi un po', cosa che evidentemente non sembra stia facendo, vista l'agenda degli impegni e dei soliti ritmi di lavoro.
Stamattina il presidente Brasiliano, Ignazio Lula da Silva, in una conferenza stampa ha raccontato di aver trovato il suo amico pontefice benissimo. «Ha una energia che sembra un trentenne, l'ho trovato bene, pensavo di avere di fronte una persona provata dall'interfvernto e invece ho visto un uomo molto molto energico».
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