Via libera dell'Aula Giulio Cesare al bilancio di previsione 2017-2019. L'ok alla manovra arriva al termine di una maratona in consiglio comunale durata una settimana per...
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Intervenendo in Aula, la sindaca coglie l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. «Roma approva il bilancio prima di tante altre grandi città italiane. Nel loro caso però non ho letto o sentito parlare di 'rischio default' o di 'commissariamentò del Comune. Erano il solito 'tanto rumore per nullà. Per fortuna ci sono i fatti a parlare per noi. Roma riparte». Ancora: «L'Oref è stato particolarmente rigoroso. Abbiamo vinto la sfida». Raggi ricorda il riconoscimento di circa 100 milioni di euro di debiti fuori bilancio «ereditati dalle precedenti amministrazioni», ratificato dall'Aula tra Natale e Capodanno, «spazi - sottolinea - che vanno a sommarsi ai 60 milioni previsti dalla legge di bilancio dello Stato e ai circa 15 milioni concessi ai Comuni che approvano il bilancio entro il 31 gennaio».
Dopo giornate difficili alle spalle e probabilmente altre dello stesso tenore davanti, la sindaca cerca la ripartenza nell'ordinaria amministrazione, nell'ok al bilancio nei tempi di legge ma non solo. Ha preso il via proprio oggi la trattativa del Campidoglio con i sindacati per arrivare alla definizione entro la primavera di un nuovo contratto decentrato per i 23 mila dipendenti capitolini. Il risultato di un contratto condiviso con i lavoratori comunali è ambizioso: non ci riuscì la giunta Marino che, dopo un lungo braccio di ferro con i sindacati, ripiegò sul cosiddetto 'atto unilateralè; non fece in tempo nemmeno l'ex commissario Francesco Paolo Tronca. Ma è proprio partendo dai risultati di quest'ultima trattativa che il Comune a 5 Stelle tenterà l'impresa.
«Presto i cittadini avranno risposte», la promessa del capogruppo pentastellato in Campidoglio Paolo Ferrara che esclude che, a causa delle grane giudiziarie la sindaca possa lasciare: «No, assolutamente, questo è un gruppo compatto vicino al sindaco.
Il Gazzettino